Bolkestein, Mallegni: “Ddl salva imprese per superare direttiva”

“Il ddl salva imprese balneari è un primo passo verso il superamento della direttiva Bolkestein. Con le modifiche al decreto legislativo 26 marzo 2010 numero 59 forniamo al nuovo esecutivo gli strumenti per schierarsi a difesa delle imprese, delle famiglie e di chi ha speso tutta la vita in attività che non possono essere messe a rischio a causa della superficialità e della confusione che hanno caratterizzato il legislatore italiano degli ultimi anni. Forza Italia si era presa un preciso impegno con gli imprenditori balneari di tutta Italia, e questo impegno oggi si materializza con la presentazione di un disegno di legge che punta a svincolare gli stabilimenti balneari dal rischio delle aste e dall’odiosa direttiva Europea che come ha confermato anche Fritz Bolkestein, ispiratore della direttiva, non riguarda i beni. Gli stabilimenti balneari sono a tutti gli effetti dei beni e quindi sono esclusi dalle logiche della direttiva”: è il commento del Senatore Massimo Mallegni promotore insieme al Senatore Maurizio Gasparri del ddl anti-Bolkestein a margine della presentazione nella sala stampa della Camera dei Deputati.

Mallegni, tre volte sindaco di Pietrasanta, comune turistico che ha nel turismo balneare una delle principali economie del territorio, da anni si sta battendo per scongiurare le aste: “qualcuno, in questi anni, ha lavorato per far perdere al nostro paese le sue tradizioni e le sue unicità rappresentate da imprese a conduzione famigliare. E’ da anni – spiega – che sostengo e sosteniamo che la direttiva non si può applicare alle imprese balneari, così come gli ambulanti. In questi ultimi anni nessuno degli esecutivi che si sono succeduti hanno letto attentamente la direttiva. C’era scritto a caratteri cubitali quello che oggi sosteniamo e che Fritz Bolkestein ci ha confermato nel recedente incontro promosso alla Camera. Questo – prosegue Mallegni – è un primo importante passo verso la soluzione di un caso europeo che tiene con il fiato sospeso 30mila imprese ed 1 milione di addetti tra diretti ed indiretti. Il governo dovrà assumersi la responsabilità di fronte a tutte queste famiglie che hanno contributo con sacrificio ed investimenti allo sviluppo del turismo balneare sulle nostre coste valorizzando il territorio e caratterizzandone l’offerta turistica”. Alla presentazione, alla Camera dei Deputati, anche il presidente dell’associazione balneari di Pietrasanta, Francesco Verona ed il vice, Massimo Francesconi: “siamo ottimisti. La strada è giusta. I parlamentari del nostro territorio hanno mantenuto l’impegno e dopo tanti anni di incertezza intravediamo una soluzione”.

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