Di Vito (Siamo Lucca): “Paladini, studenti e prof trattati come terremotati”

“Trattati come terremotati: è questo è il rispetto che hanno il presidente della Regione Rossi, il presidente della Provincia Menesini, il sindaco di Lucca Tambellini e l’assessore Vietina nei confronti di studenti, professori e genitori?” A denunciarlo è il consigliere comunale Alessandro di Vito a nome di SìAmoLucca, in riferimento alla chiusura dell’edificio che ospitava gli istituti superiori Paladini e Civitali oltre che la scuola materna e nido privati Leone XII e di alcuni appartamenti di edilizia residenziale pubblica, e all’annunciato trasferimento dell’attività scolastica in container che saranno sistemati nell’area dell’ex ospedale Campo di Marte.

“Proprio la Vietina nell’ultimo consiglio comunale ha rassicurato che in tempi estremamente rapidi si è fatto fronte ad una improvvisa criticità venutasi a creare sulla scuola Civitali-Paladini di Lucca ma, come rivelato dal consigliere regionale di Forza Italia, Maurizio Marchetti,  gli enti erano a conoscenza già da febbraio di un documento che certificava le criticità statiche – aggiunge Di Vito -. Questo testimonia come ci potesse essere stata un’adeguata programmazione sulla soluzione da adottare per la futura collocazione di studenti, e mette in luce ancora una volta l’inefficienza di due amministrazioni di sinistra, provinciale e comunale, di cui il cittadino si deve ricordare”. Altro aspetto che il consigliere di SìAmo Lucca sottolinea è “la mancanza – sostiene – di un percorso informativo e di condivisione delle scelte coni diretti interessati, ovvero proprio genitori e studenti, dal momento che si collocano in strutture di emergenza che usualmente si riservano a chi ha subìto un sisma sul proprio territorio. E poi una forte critica verso l’area scelta”. “Dopo 4 anni dalla chiusura dell’ospedale Campo di Marte – prosegue Di Vito -,  senza ancora uno straccio di un progetto per il recupero del complesso – aggiunge Di Vito –  le inerti istituzioni hanno trovato, ma in maniera sbagliata secondo noi, il modo di utilizzare l’area. La collocazione lì dei terremotati scolastici lucchesi ci lascia molto perplessi: non esistevano strutture alternative in una Lucca che ha numerosi palazzi o strutture sottoutilizzate? Il costo/beneficio di questa operazione è stato valutato? E’ stato predisposto un cronoprogramma? Temiamo che questa scelta nasconda  la futura collocazione definitiva delle scuole proprio nell’area dell’ex nosocomio, e quindi il cambiamento della destinazione urbanistica di tale area strategica per tutti: noi ribadiamo e difenderemo in tutte le sedi la destinazione sanitaria/socio sanitaria del complesso, e invitiamo la cittadinanza di tutta la piana di Lucca a supportarci per il bene collettivo di tutti”.

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