Blocco bandi periferie, Lemucchi: “Atto irresponsabile”

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“È inconcepibile che il Governo non mantenga l’accordo preso con novantasei comuni italiani. Lo stop ai finanziamenti per le periferie italiane mette in gravissime difficoltà molti enti locali e riduce a carta straccia le convenzioni sottoscritte in primavera dalla Presidenza del Consiglio dei ministri: un atto molto grave perché colpisce la credibilità istituzionale stessa del Governo e mette in discussione il valore di qualsiasi atto firmato dal vertice del potere esecutivo della Repubblica”.
Anche il vice sindaco di Lucca Giovanni Lemucchi si unisce al coro di proteste degli amministratori locali in merito all’approvazione al Senato di un emendamento al decreto Mille proroghe che vorrebbe lo stralcio di tutti i progetti firmati dal precedente governo per la riqualificazione delle periferie italiane. Un progetto dal valore complessivo di 2 miliardi e che coinvolge oltre 120 soggetti tra Comuni e Città metropolitane. Una decisione che, per Lucca, vorrebbe dire il mancato arrivo di oltre 21 milioni di euro con il relativo abbandono del progetto dei Quartieri social. 

“Sgomenta – prosegue Lemucchi – che tutti i gruppi parlamentari del Senato abbiano votato a favore dell’emendamento, chi senza comprendere il danno fatto, chi per banale e superficiale errore, con il rischio di vanificare un lavoro enorme e uno dei risultati più importanti della passata legislatura per combattere il degrado delle periferie e supportare l’economia interna del Paese. No, non è come dicono gli esponenti della maggioranza gialloverde: non stiamo parlando di promesse elettorali dell’ultim’ora, stiamo parlando di un lungo lavoro, di atti ufficiali firmati che hanno previsto importanti impegni finanziari a carico dei bilanci dei singoli comuni. Il Comune di Lucca ha impegnato sul suo bilancio 3,5 milioni di euro a fronte di 21 milioni di finanziamenti sottoscritti dal Governo. Abbiamo utilizzato anni di progettazione per concorrere ai bandi che abbiamo vinto con progetti innovativi e di grande qualità. Abbiamo realizzato la progettazione definitiva delle opere e stavamo inviando questa documentazione alla Presidenza del Consiglio in linea e nei tempi previsti dal bando, grazie alla grande professionalità dei nostri uffici”.
“Le argomentazioni addotte dal Governo sono confuse, lacunose e irresponsabili – accusa Lemucchi -. Evidentemente l’obiettivo è quello di fare cassa depredando risorse già assegnate e mettendo in difficoltà i maggiori comuni italiani. Per quello che ci riguarda, questo stop rischia di far saltare completamente i progetti fatti per due grandi quartieri cittadini: San Vito e San Concordio e, tenuto conto dell’entità della spesa complessiva, è bene dire fino da ora che non saremo in grado di reperire finanziamenti alternativi così ingenti che consentano di andare avanti o riformulare i progetti”.
“Verrà vanificato il lavoro di due anni fatto dai nostri uffici, dalle associazioni e da quei cittadini che attraverso le assemblee partecipative hanno creduto nella possibilità di migliorare i propri quartieri, per non parlare del tempo trascorso in commissioni tecniche e politiche a Roma – prosegue il vice sindaco -. Il nostro Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sostenuto da tutte le forze politiche, eccettuato il Movimento 5 Stelle, e votato all’unanimità, che impegna la Giunta a porre in essere le azioni necessarie, anche di protesta, e di concerto con Anci, affinché nei prossimi passaggi parlamentari venga stralciato l’emendamento in questione. Mi appello alla responsabilità di tutte le forze politiche presenti in Consiglio che hanno sostenuto questo documento affinché si attivino con i propri rappresentanti in parlamento per scongiurare la definitiva approvazione dell’emendamento”.

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