Stop alle auto per la Notte Bianca? La proposta del consigliere comunale di Siamo Lucca Enrico Torrini non è piaciuta al comitato Vivere il centro storico, a cui oggi il rappresentante dell’opposizione a Palazzo Santini replica. “Comprendo le preoccupazioni del comitato Vivere il Centro Storico, ed effettivamente, la problematica avanzata, è stata la mia unica riserva quando ho appreso della possibilità della chiusura del traffico – risponde Torrini a Vcs -. Poi mi è stato fatto notare che sarebbero state soltanto 6 ore per cui ho pensato non fosse un provvedimento così invasivo da generare una tale alzata di scudi. Per quanto concerne la competenza, confermo di non averne, faccio altro nella vita, ma naturalmente ho affrontato il tema con dei tecnici, che mi hanno colmato parzialmente la mancanza. Chiedere di avere consiglieri comunali competenti in tutto, sarebbe eccessivo”.

“Sono abituato, nella mia condotta di vita, privata, professionale ed amministrativa – aggiunge Torrini -, a valutare caso per caso e mettere al centro l’interesse generale anziché il personale, invito anche il vostro Comitato a fare altrettanto. L’epoca Ninby (non nel mio giardino) in cui ci troviamo, porta all’immobilizzazione generale e quindi fare poco o, addirittura, niente. Nel caso specifico, sarete d’accordo con me – Torrini si rivolge al comitato – sul fatto che la notte bianca a Lucca, con un’ordinanza di chiusura avrebbe un risultato scenico molto superiore, rendendo l’evento e la città (anche nel vostro interesse) più bella e sicura. Naturalmente è necessario avanzare le legittime riserve con la costruttività che consentirebbe, nel caso in cui sia accettata la mia proposta, di gestire le dovute eccezioni, tipo quella sugli invalidi che condivido e che, tuttavia, consiglio  di non strumentalizzare”.
Non ha tardato ad arrivare la controreplica di Vivere il Centro Storico per bocca  di Claudio Casotti: “Ho letto con interesse la sua replica. Concordo sul fatto che lei non ha la competenza necessaria per fare certe valutazioni e concordo che sarebbe eccessivo pretendere consiglieri comunali competetenti in tutto. Le ricordo che tuttavia, per decenza personale, bisognerebbe sempre documentarsi prima di prendere iniziative che riguardano una pluralità di persone e non ci pare che lei questo lo abbia fatto. Certe boutade come quelle di chiudere tutta una città (soltanto per far risparmiare i commercianti) per una notte bianca che si svolge praticamente in 4 punti dove ci sono locali pubblici, un consigliere con un minimo di competenza non l’avrebbe nemmeno pensata. Non è appropriato definire levata di scudi una giusta rimostranza perché qualcuno, senza le competenze necessarie, chiede ai residenti, anche solo per 6 ore, di rinunciare ai propri programmi”. 
“Ci sono già troppe compressioni di diritti per tutto l’anno – afferma Casotti -: dal rumore che non fa dormire, al puzzo di urina e vomito, ai vandalismi, senza che qualche consigliere privo di competenze avanzi proposte che ne comprimono ancora di più. La prego di non avanzare proposte nel nostro interesse, non ci pare che lei ne sia all’altezza. La ringraziamo per la buona intenzione, ma la invitiamo ad astenersi”. 
Casotti incalza Torrini poi sui problemi legati alla movida in centro storico: “Basti dire che adesso è vietato bere un Campari sul fiume mentre invece è consentito scolarsi un fiasco di vino in piazza San Michele; oppure che adesso si può organizzare un torneo di calcetto in piazza San Martino, dormire al lato della strada usando la sola preoccupazione di non mettere una coperta a terra, mangiare sulle soglie dei palazzi che adesso non sono più tutelate, bere bevande alcoliche sotto le finestre fino alle prime luci dell’alba”.
“Capisco che nella democrazia rappresentativa bisogna esprimere le istanze del proprio feudo elettorale – conclude Casotti – tuttavia mi premuro di suggerirle che, in tutti i casi, è necessario mantenere un minimo di decenza”.