Civiche per Santini: “Partecipate, commissione inchiesta guardi al presente”

“Incredibile ma vero: nell’ultimo consiglio comunale il sindaco ha proposto una commissione d’inchiesta sulla gestione delle aziende partecipate del Comune quando governava il centrodestra, ovvero dieci anni fa. Su questa necessità siamo d’accordo, ma non per quanto riguarda il periodo su cui indagare. Ricordiamo infatti a Tambellini che stiamo stati eletti per affrontare questioni del presente e del futuro, e noi in particolare che siamo all’opposizione dobbiamo e vogliamo occuparci di quanto sta facendo il centrosinistra al governo della città, così come da mandato conferitoci dagli elettori”. A sostenerlo sono i cinque consiglieri comunali delle liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento.

“Sembra di essere su scherzi a parte ma non è così – spiegano Serena Borselli, Cristina Consani, Alessandro Di Vito, Remo Santini e Enrico Torrini – Anziché darci risposte sulle tante incongruenze dell’attuale amministrazione, il primo cittadino vorrebbe deviare l’attenzione su un passato lontano dieci anni, probabilmente per nascondere ciò che di sbagliato viene fatto ora. Un atteggiamento inaccettabile, che si unisce alla denigrazione costante che viene fatta dai partiti di maggioranza nei confronti del nostro lavoro. Eppure Tambellini per tanti anni è stato all’opposizione, nello stesso ruolo che adesso ricopriamo noi. E ci ricordiamo delle battaglie che portava avanti e di come non facesse sconti a chi governava allora, finendo la strada in procura: dovremmo quindi essere da meno? Perché? Una commissione d’inchiesta sulle aziende partecipate del Comune, sui meccanismi per il conferimento di incarichi e sulle assunzioni è auspicabile, ma riferita all’attuale mandato”.
SìAmoLucca e Lucca in Movimento aggiungono un’altra considerazione. “Invitiamo il Comune a non ostacolare l’attività dei consiglieri di opposizione, come sta avvenendo ad esempio sull’accesso agli atti – concludono i cinque esponenti delle civiche – e ad abbandonare gli atteggiamenti di strafottenza. Noi vogliamo confrontarci sui problemi reali, ma quelli odierni. Qui purtroppo siamo di fronte alla mancanza di un disegno strategico per la crescita di Lucca, alla mancanza di un coordinamento in settori chiave come quelli della sanità, della mobilità, del turismo di qualità, della manutenzione di quartieri e frazioni e del rilancio del centro storico, con scelte che vengono rinviate di anno in anno. E le poche attuate, vengono fatte senza dialogare con i cittadini, facendole passare sulla loro testa”.

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