Martinelli: “Lucca, il fallimento è dell’intero Pd”

“Non è solo di Tambellini ma dell’intero Pd la responsabilità del fallimento del governo della città”. Marco Martinelli presidente del gruppo di Forza Italia va all’attacco: “Cercano attraverso le primarie di trovare un nuovo vestito ma il “sarto” rimane lo stesso”.

“E’ paradossale – prosegue Martinelli – che solo adesso a pochi mesi dalle elezioni alcuni esponenti del Pd tentino di smarcarsi e addossare le colpe di cinque anni disastrosi solo al sindaco Tambellini”. “Questo tardivo tentativo risulta una vera e propria presa in giro per la città – prosegue Martinelli – perché è sotto gli occhi di tutti che in questi anni nessuno del gruppo di maggioranza del Pd ha votato contro un provvedimento importante dell’amministrazione Tambellini. La maggioranza targata Pd – continua Martinelli – ha dato infatti il suo ok a delibere che hanno ad esempio portato ad un innalzamento a livelli massimi delle tasse per le famiglie e le imprese e nessuno si è azzardato a votare contro il piano strutturale, nessuno ha mai votato contro atti che si sono dimostrati penalizzanti per la città. E’ quindi chiaro – prosegue – che nella stessa famiglia qualcuno vuole far fuori Tambellini e rifarsi una nuova verginità pensando in questo modo di celare la cruda realtà: rimane sempre il Pd il vero responsabile della situazione attuale”. Martinelli fa notare che “è poi purtroppo emerso quanto da noi denunciato fin dall’inizio del mandato: Lucca guidata dal Pd ha perso la propria autonomia e si è consegnata mani e piedi ai voleri di Rossi e della Regione Toscana. Quello che sta accadendo sulla questione Gesam ne è la palese dimostrazione – aggiunge -: è ormai in atto da due anni il tentativo di svendere un’azienda che negli anni ha prodotto ricchezza per il nostro territorio, sviluppato l’economia locale, costituito un importante bacino di posti di lavoro per le famiglie lucchesi e contribuito ad un notevole ritorno economico annuale per le casse comunali. In questa situazione il centrodestra deve muoversi quanto prima su un doppio binario: scrivere un programma chiaro evidenziando i pilastri su cui costruire le fondamenta del nuovo governo che farà uscire la città dalle secche in cui è stata portata dal Pd e da Tambellini e individuare un candidato a sindaco che unisca attorno a se una coalizione alternativa alla sinistra. Le ultime vittorie del centrodestra in città come Arezzo e Grosseto hanno dimostrato che voltare pagina è possibile”.

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