Garzella: “Nessuna indicazione di voto, ma Tambellini è sempre più sotto tutela”

“Restando fedele a quanto ho dichiarato sia durante la mia campagna, sia subito dopo il risultato elettorale, non ho fatto alcun apparentamento delle mie liste, nonostante le richieste di una parte e dell’altra che, in maniera pressante e diciamo pure inaspettata viste le mie posizioni, mi chiedevano di schierarmi per questo ballottaggio”. Cosi Matteo Garzella chiarisce la sua scelta: “Non ritengo quindi opportuno dare indicazioni di voto, se non quella di invitare gli elettori ad andare alle urne qualunque sia la loro scelta”.

Garzella riflette però sulle ultime mosse fatte dai due candidati scelti dai lucchesi per andare al ballottaggio: “Da una parte Tambellini ufficializza anche un accordo con Del Ghingaro che, oltre a indicare ai lucchesi di votare per lui al ballottaggio, esce fuori con un’improbabile sinergia sul turismo, ad assessore “unificato”, che pare voler creare una collaborazione tra il carnevale di Viareggio, il festival Pucciniano di Torre del Lago e la nostra città. Fa riflettere come si allarghi il campo delle “tutele” messe addosso al sindaco uscente che dopo Firenze e Barga annovera anche Viareggio, ma ancor di più fa pensare il fatto che il festival Pucciniano sia notoriamente un “buco nero” in quanto a risultati economici e a gestione generale e pare in questo caso avviato ad una operazione di salvataggio simile a quella impostata tra il polo fiere lucchese (altro “buco nero”) e i Comics che si sono visti appesantire da questo matrimonio forzato. Non vorremmo che anche altre “magagne” vengano accorpate alla manifestazione clou della città”.
“D’altro canto – prosegue Garzella – posso notare con piacere l’annuncio del candidato sindaco Santini che, come avrei fatto io in caso di vittoria, sceglie la via della professionalità e della competenza per la nuova giunta, scegliendo anche al di fuori delle sue liste di appoggio, dando un segnale di svolta nei fatti che la città da tempo aspettava. Indicare come assessore all’urbanistica un professionista competente e stimato da tutti, come l’architetto Elvio Cecchini, e non una persona priva di esperienza in materia designata solo in base a valutazioni di tipo politico, può sinceramente essere visto come un segnale positivo che, al di là delle reciproche differenze di posizione, ci fa riconoscere una volontà di cambiamento profondo nel metodo e nel fine dell’amministrazione di Lucca. Confidiamo che sia il primo vero passo di un percorso che non può che essere riconosciuto come positivo per il nostro futuro, soprattutto se confrontato con le mosse legate a vassallaggi continui e a imposizioni che da ogni dove continuano a cadere sul malcapitato Tambellini”.

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