Picchia e violenta la fidanzata: fermato

Si aspettava una serata romantica con il giovane del quale si stava innamorando. Ma quelle ore in sua compagnia si sono trasformate in un incubo per una ragazza di 18 anni di Lucca. Il suo aguzzino, un giovane di un anno più adulto, di origini albanese, volto noto alle forze dell’ordine, perché accusato di una rapina in estate nel modenese, è stato fermato dalla polizia con accuse pesanti. Che vanno dalla violenza sessuale, alle lesioni gravi e alla violenza privata.

La diciottenne, stando a quanto hanno ricostruito gli agenti della squadra mobile e delle volanti della questura, è stata seviziata, picchiata e abusata a casa del giovane, che, per timore che fuggisse, le ha tolto anche il telefono chiudendola dentro l’abitazione, abbandonandola nella disperazione al mattino quando si è allontanato di casa.
Un quadro su una notte da incubo, quella di martedì scorso (21 novembre) che gli inquirenti sono riusciti a ricostruire grazie al racconto delle giovane vittima, che in ospedale è stata assistita con l’attivazione del Codice Rosa, sotto la supervisione della dottoressa Piera Banti. Quaranta i giorni di prognosi riportati dalla giovane donna, che ha avuto però il coraggio di denunciare il suo aguzzino. Un episodio allarmante, a pochi giorni dalle iniziative contro le violenze alle donne e alle fasce deboli della popolazione.
Secondo quanto sono riusciti a ricostruire gli agenti, i due si erano conosciuti qualche tempo fa ma soltanto martedì avevano deciso di trascorrere la notte insieme. La ragazza, andata a casa del nuovo fidanzatino, si aspettava qualcosa di opposto a quanto poi le è accaduto. Dopo un litigio infatti lui ha iniziato a picchiarla selvaggiamente, utilizzando un manico di scopa e spezzandoglielo sulla schiena a suon di colpi.
Temendo che la vittima, dopo le botte, lasciasse l’appartamento, le ha sottratto anche il telefono e ha trattenuto le chiavi della stanza.
Soltanto ieri (22 novembre), intorno a mezzogiorno, il giovane ha lasciato la stanza e la ragazza ha approfittato della sua assenza per chiamare la madre e fare rientro a casa.
I genitori, allarmati vedendo il volto della figlia tumefatto,   l’hanno accompagnato al pronto soccorso, dove è stato attivato il Codice Rosa ed è scattata la segnalazione alla polizia.
Gli agenti della Squadra Mobile ha raggiunto la vittima in ospedale per raccoglierne le dichiarazioni e documentare le lesioni, mentre i poliziotti della volante hanno fermato il 19enne fuori dall’abitazione: ma lui ha reagito con sorpresa, stupito che la polizia desse tanto peso al litigio avuto con la fidanzata. La giovane è stata trattenuta in ospedale per tutta la notte e dimessa, stamattina, con una prognosi di oltre 40 giorni per violenza sessuale, trauma multiplo e perforazione del timpano.
La vittima presentava su tutto il corpo vecchie ecchimosi, ancora evidenti, segni, ritiene la polizia, di precedenti violenze patite.
L’albanese, irregolare sul territorio nazionale, al momento dei fatti, sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di Lucca per una rapina che risale al 16 giugno scorso, nel modenese, è stato sottoposto a fermo di pg e condotto al carcere San Giorgio di Lucca.

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