Blocco delle licenze alimentari, manca solo un passo

“Il Comune è pronto a bloccare le nuove licenze per la somministrazione di alimenti in centro storico per i prossimi tre anni e lo è dal dicembre scorso”. A ribadirlo, dopo giorni in cui la polemica sulle aperture di nuove attività di ristorazione e bar si è riaccesa, è l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti, che conferma l’intenzione dell’amministrazione di arginare in questo modo la proliferazione non solo di ristò bar ma anche di gelaterie, pizzerie o Kebab all’interno dell’arborato cerchio.

L’iter, tuttavia, ha subito una fase di stallo. Il motivo è che è ancora atteso il parere richiesto alla Soprintendenza. Un atto ritenuto necessario affinché “il provvedimento non poggi su basi deboli”, spiega la stessa Mercanti. E’ stata la Regione – che ha competenze su questa spinosa materia – a chiedere al Comune che si esprimessero anche le Belle Arti, nel corso di due incontri preparatori che già si sono svolti.
“Con le liberalizzazioni – ricorda l’assessore Mercanti -, non è possibile assumere provvedimenti che limitino l’iniziativa imprenditoriale dei privati. Per questo per il blocco delle licenze, che, ricordo, non è affatto una moratoria, invocheremo il principio della tutela del patrimonio e del bene artistico nel centro storico”. Solo così probabilmente si eviteranno ricorsi (e di conseguenza anche possibili spese per la difesa del Comune) dei singoli interessati invece ad aprire nuove attività in centro storico.
“Alla Soprintendenza – spiega Mercanti – ho inviato due solleciti, uno a gennaio e uno a febbraio e ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposte. Tornare al tavolo in Regione senza quel parere, può rendere quello che vogliamo fare meno solido”. E comunque, anche in presenza di un parere, i passaggi da fare – proprio a causa di questi ritardi – restano comunque diversi. Anzitutto la pratica che prevede uno stop a nuove attività del settore per tre anni, già approvata dalla giunta Tambellini, dovrà ottenere il via libera della giunta regionale e solo a quel punto sarà portata all’approvazione del consiglio comunale di Lucca.
“Siamo disponibili a proseguire nel solco del confronto con le categorie economiche cittadine – spiega Mercanti – e non ci mettiamo assolutamente in contrapposizione. Crediamo che soltanto collaborando possiamo insieme contribuire al rilancio delle attività locali e del centro storico”.

Rob. Sal.

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