Frane e alluvioni, un terzo della Lucchesia a rischio

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Un territorio a rischio idrogeologico. È quello della provincia di Lucca e a confermarlo c’è il il secondo rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia a cura dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, del ministero dell’ambiente. A Lucca e provincia sono migliaia gli abitanti che vivono in zone a rischio, elevato e medio, di frane e alluvioni. Esattamente l’8,6 per cento, del numero totale di abitanti tra Lucca città e provincia per quanto riguarda le frane e il 6,7 per cento per i rischi cosiddetti idraulici, derivanti da alluvioni ed esondazioni di diverso genere e tipo.

L’edizione 2018 del rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia fornisce il quadro di riferimento aggiornato sulla pericolosità da frana, idraulica e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali per l’intero territorio italiano. La provincia di Lucca è presente in tutte le classifiche di rischio dei vari parametri utilizzati, così come la città di Lucca nei riquadri riguardanti i Comuni.
Ne viene fuori un quadro preoccupante e serio in merito a diverse criticità dell’intero paese e della Toscana e di Lucca in particolare. Il dissesto idrogeologico costituisce un tema di particolare rilevanza per l’Italia a causa degli impatti sulla popolazione, sulle infrastrutture lineari di comunicazione e sul tessuto economico e produttivo. Il forte incremento delle aree urbanizzate, verificatosi a partire dal secondo dopoguerra, spesso in assenza di una corretta pianificazione territoriale, ha portato a un considerevole aumento degli elementi esposti a frane e alluvioni e quindi del rischio. Leggendo tra le varie tabelle presenti nel rapporto che sarà oggetto di approfondimenti ulteriori domani (9 novembre) in un convengo nazionale a Rimini, si possono facilmente notare tutte le criticità di Lucca e Provincia.
Nella tabella sulle aree a pericolosità da frana Pai su base provinciale quelle a pericolosità da frana elevata e molto elevata, P3 e P4, a Lucca sono il 25%. Le aree a pericolosità idraulica su base provinciale di Lucca sono il 18,9 per cento. E ancora: il numero di Comuni con aree a pericolosità da frana e idraulica su base provinciale in provincia di Lucca sono il 100 per cento. La superficie delle aree a pericolosità da frana e idraulica su base provinciale sempre in provincia di Lucca è pari al 37 per cento. Ma soprattutto i dati più preoccupanti sono ovviamente quelli riferiti alla popolazione e in provincia la popolazione a rischio frane è pari all’8,6%. La popolazione a rischio residente in aree a pericolosità idraulica è pari al 6,7%, rischio elevato, e 23%, rischio medio. Una enormità.
Gli edifici a rischio in provincia di Lucca sono l’11%, le imprese il 5%, i beni culturali a rischio addirittura il 74%. Edifici a rischio in aree a pericolosità idraulica su base provinciale a Lucca sono il 7%, rischio elevato, e il 22%, rischio medio. E infine le unità locali di imprese a rischio in aree a pericolosità idraulica, a Lucca, sono del 7% a rischio elevato, e del 27% a rischio medio e i beni culturali a rischio in aree a pericolosità idraulica, sempre su base provinciale, sono del 8 per cento, a rischio elevato, e 60 per centoa rischio medio.
Le drammatiche vicende delle ultime settimane, che, a seguito di una violenta perturbazione, hanno prodotto vittime e danni ingenti in varie parti d’Italia, dalle Dolomiti alla Sicilia, spingono in questi giorni il paese ad analizzare la sicurezza del territorio e la questione del dissesto. E a Lucca le percentuali in riferimento a cose e persone a rischio, tra eventi franosi e relativi ad alluvioni ed esondazioni dei vari corsi d’acqua, sono alte e decisamente preoccupanti.

Vincenzo Brunelli

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