Provincia, decade Baccelli: Cavallaro alla guida

E’ finita ieri (16 luglio) l’era di Stefano Baccelli alla guida della Provincia di Lucca. Per il presidente è stato l’ultimo consiglio a Palazzo Ducale: l’esperienza, come era previsto e annunciato, proseguirà nell’aula del consiglio regionale e in commissione ambiente, infrastrutture e territorio di cui Baccelli è stato chiamato alla guida (Leggi). Un passaggio scontato quello delle sue dimissioni – avvenuto comunque simbolicamente nel giorno del suo 50esimo compleanno, ad un mese dall’elezione in Regione e che è stato posto ieri nell’aula di Palazzo Ducale: un primo passo verso la ‘nuova Provincia’, che sarà rinnovata attraverso le elezioni, probabilmente entro la metà di settembre e a suffragio ristretto: voteranno infatti soltanto i sindaci e i consiglieri comunali del territorio. “Questa – ha detto Baccelli congedandosi – rimarrà sempre la mia ‘squadra del cuore'”.

Come ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio provinciale di ieri, c’era la “ricognizione delle situazioni di incompatibilità” a seguito delle elezioni regionali dello scorso 31 maggio, come previsto dall’articolo 69 del Testo Unico degli enti locali numero 267/2000. Testo a cui il Consiglio provinciale di Lucca ha dovuto far riferimento poiché la legge Delrio non contempla l’ipotesi della decadenza di un presidente, come ha sottolineato il presidente dell’assise provinciale Andrea Palestini.
L’amministrazione provinciale di Lucca è stata eletta nel maggio 2011 e pertanto la sua scadenza naturale sarebbe dovuta avvenire dopo 5 anni, ossia nella primavera del 2016, mantenendo quindi tutti gli organi elettivi in carica. L’amministrazione provinciale di Lucca, però, non è arrivata alla sua scadenza naturale poiché, con la ultime elezioni regionali, Baccelli è stato eletto nel Consiglio regionale della Toscana.
Ponendosi, quindi, la questione dell’incompatibilità tra la carica di presidente della Provincia e quella di consigliere regionale, Baccelli davanti all’assemblea consiliare ha optato per la carica di consigliere regionale, dando quindi mandato al Consiglio provinciale di dichiararlo decaduto. L’assemblea consiliare di Palazzo Ducale avrebbe 10 giorni di tempo per formalizzare l’atto, ma già nella seduta di mercoledì 22 luglio il Consiglio ufficializzerà di fatto la decadenza di Baccelli, con decorrenza dal giorno successivo. Il testimone in questa fase molto delicata passa alla vicepresidente Maura Cavallaro (Leggi). E le danze per il successore di Baccelli si sono già aperte, con uno scontro in vista fra il sindaco di Capannori Luca Menesini e il primo cittadino di Massarosa, Franco Mungai, per la Versilia. Che reclama peso politico all’interno dell’istituzione dopo la delusione della mancata rappresentanza in consiglio regionale.
Entro la fine del mese, assicura comunque il segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti, sarà trovato un nome, il più possibile condiviso.
“Non sono bravo con gli addii – ha detto in aula Baccelli, annunciando le sue dimissioni -. Per la verità ho difficoltà persino con gli arrivederci. Non lo sono mai stato. Né da bambino né da adulto. In particolare quando debbo lasciare luoghi e persone con cui mi sono trovato bene. Che fosse terminato un campo scout, un anno di scuola, un progetto di animazione con i bambini in Bosnia, quando si scioglievano le fila, ed avrei dovuto salutare persone con cui avevo condiviso un’esperienza bella e gratificante, sentivo lo sgomento dei saluti. Del dover abbandonare il campo e la squadra, il luogo e le persone. Allora lasciavo che fossero gli altri ad andarsene, a dovermi salutare, rimanendo per ultimo, cosi da liberarmi dal peso dell’addio”.
“Perché è inutile essere ipocriti, in questi casi, accade così – ha aggiunto Baccelli -: potremo incontrarci di nuovo, in altri ruoli, in altre occasioni, ma non sarà più esattamente la stessa cosa. Oggi ancora una volta sono costretto, nonostante sia io a scegliere di optare per il ruolo di consigliere regionale, a lasciare un luogo e delle persone con cui mi sono trovato bene. A chiudere un’esperienza impegnativa, faticosa ma bella ed emozionante. Per quegli strani scherzi del destino, proprio oggi compio 50 anni. Gli ultimi 9 li ho vissuti qua. Non tutti qua dentro. Anzi, grazie a questa istituzione, così utile ed importante, li ho vissuti in lungo ed in largo per tutta la provincia. Insieme abbiamo progettato, realizzato, discusso, condiviso anche litigato ed infine costruito un progetto comune”.
Baccelli ha tracciato anche un bilancio della sua attività di amministratore in Provincia. “Se c’è una cosa che mi ha pesato – ha detto – consiste in un limite, in parte oggettivo, in parte personale, un limite di disponibilità. Ho incontrato migliaia di persone, visitato centinaia di luoghi della nostra splendida provincia, ma non sono certo riuscito ad incontrare tutti quelli che avrebbero voluto o, peggio, avuto bisogno di parlare con me. Mi spiace poi di non essere stato sempre accogliente, disponibile, soprattutto sorridente. Mi scuso per le troppe volte in cui ha prevalso il mio carattere scorbutico, a dir poco, con il mio staff, con i miei assessori, con dirigenti e dipendenti, con tutti voi. Ecco, in fondo, non cambierei altro se non questo. Riuscire a restituire a tutti, ogni giorno e meglio di come ho fatto, l’orgoglio, la gioia, che il privilegio di svolgere questo ruolo mi ha dato. Perché c’è qualcosa di definitivo in questo arrivederci? Perche da domani potremo appunto ‘rivederci’, magari per il solo piacere di stare insieme, ma io, inevitabilmente, non giocherò più in questa squadra. Da domani non sarò nemmeno in panchina, né in tribuna, giocherò da un’altra parte. E, peggio ancora, dovrò andarmene per primo, assumermi per una volta la responsabilità di salutarvi. Vorrei aver la forza di farlo personalmente, ad iniziare dal mio staff, che se ne andrà con me e la cosa mi sgomenta assai, ma già so che non ci riuscirò, e non solo per ragioni logistiche o di tempo, ma per il peso che l’emozione di così tanti saluti mi comporterebbe. Quindi vi saluto ora e vi ringrazio ed aggiungo solo questo. Mi auguro che il futuro mi riservi altre esperienze gratificanti per me ed utili per la nostra comunità. Spero insomma di giocare in altre buone squadre. Ma questa, indiscutibilmente, rimarrà la mia squadra del cuore”.
“Ieri – è invece il commento del segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti – si è conclusa l’esperienza di Stefano Baccelli come presidente della Provincia di Lucca. I primi anni li ho visti da lontano ma gli ultimi cinque li ho vissuto tutti di un fiato, intensamente, in un percorso politico amministrativo che, oltre ad incidere in maniera forte e lungimirante per il territorio, ha creato e rafforzato amicizie e rapporti personali. Sono stati anni di vittorie, bellissima quella del 2011, la prima vera del mio percorso politico”. “In questi anni – prosegue Andreuccetti – sono cresciuto, da ragazzo sono diventato adulto, ed ho avuto l’opportunità di vivere in un contesto positivo e propositivo che mi ha dato tantissimo. Lungo i corridoi di Palazzo Ducale, nelle sue accoglienti stanze avvolte dalla storia, velate di nobiltà, ho appreso un modo di essere, uno stile, vissuto emozioni e, girandoci in questi giorni, sono stato avvolto anche da un po’ di nostalgia. Stefano, che per me è stato un grande presidente di provincia, è stato anche l’ultimo di un ente che dopo di lui diventerà un’altra cosa. Ora Stefano vivrà una nuova avventura, come ognuno di noi, ed insieme proseguiremo nell’impegno politico al servizio delle nostre comunità. Le nuove sfide, ricche di opportunità e bellezza, possono raccogliere tanto anche dal velo di malinconia per i primi anni belli, politicamente parlando, che anch’io mi lascio alle spalle”.

 

 

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