Provincia, Menesini detta le priorità al primo Consiglio foto

Innovazione, creatività e visione: queste le caratteristiche della nuova Provincia di Lucca nelle parole del suo presidente, Luca Menesini, per vincere quella che sarà una sfida ed una grande opportunità. Sono accorsi in moltissimi stamani (10 ottobre) alla cerimonia di insediamento del Consiglio provinciale a Palazzo Ducale: c’erano i sindaci della provincia che prima si sono riuniti in assemblea. Non c’era tra essi il primo cittadino di Viareggio, già sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro. Una assenza che non è certo sfuggita, soprattutto perché si trattava della seduta che avrebbe dato il via all’era Menesini a Palazzo Ducale. E che non è certo dovuta ad impegni istituzionali del primo cittadino della Perla della Versilia, ma a una posizioni critica nei confronti del nuovo assetto istituzionale, in cui il secondo comune della provincia sarebbe sottoconsiderato e nei confronti dello stesso Partito Democratico, maggioranza assoluta in consiglio comunale con una chiara componente renziana.
All’assemblea erano comunque presenti i presidenti emeriti Baccelli, Grabau e Cavallaro, il consigliere regionale Ilaria Giovannetti, il prefetto Giovanna Cagliostro, ed anche una buona porzione di pubblico interessato al primo vagito di questa nuova compagine della Provincia.

“Nuovo” è, appunto, l’aggettivo maggiormente ricorrente nelle parole di Menesini e degli altri intervenuti. “Si tratta di una sfida nel merito e nel metodo – ha affermato il presidente – e se siamo tutti d’accordo che la nostra Provincia debba essere protagonista in Toscana soprattutto in una fase, come questa, di cambiamenti costituzionali e in una stagione di riforme che durerà diversi anni, l’unità e la compattezza risultano requisiti fondamentali”. Menesini ha poi invitato a superare le logiche obsolete dei campanilismi amministrativi, per marciare compatti come “sistema lucchese” in direzione dei territori limitrofi, per costituire un blocco unito che possa far sentire la sua voce a livello anche nazionale ed europeo. Molti i ringraziamenti del nuovo Presidente alla precedente giunta: “Abbiamo ereditato una Provincia sana dal punto di vista finanziario e patrimoniale, grazie ad una gestione efficiente nel passato. Possiamo contare su un patrimonio di valore inestimabile dal punto di vista immobiliare, con Villa Argentina, la fortezza di Monte Alfonso e Palazzo Ducale medesimo. Per questo dobbiamo ringraziare Stefano Baccelli, Andrea Tagliasacchi, tutti gli assessori e i consiglieri precedenti”.
Sulla nuova Provincia come opportunità Menesini ha sottolineato che “si apre una nuova avventura, che però va concepita con criteri diversi dal passato. Ora ‘nuovo’ vuol dire che abbiamo davanti un panorama infinito di possibilità, opportunità, strade su cui lavorare. E questo dipende da noi. I tre concetti: innovazione, creatività e visione delineano quindi quell’aggettivo ‘nuovo’ che mettiamo sempre accanto a ‘Provincia’. Alcune competenze, da gennaio 2016, sono fissate dalla normativa. E non sono competenze piccole. Anzi. Hanno un impatto forte e significativo sulla qualità della vita dei cittadini. I nomi delle deleghe che ho assegnato agli otto consiglieri di maggioranza, definiscono l’obiettivo e non la mansione amministrativa. L’edilizia scolastica, ad esempio, è diventata “scuole belle” perché è lì che dobbiamo portare i tanti plessi scolastici presenti sul territorio provinciale”.
Menesini ha ricordato che l’ente si è caratterizzato negli ultimi anni per una serie di interventi su molti dei 45 edifici scolastici di competenza. Sono stati messi a norma istituti rispetto alle nuove regole sull’antisismica, sono stati analizzati e posto rimedio ai fenomeni di sfondellamento, sono state costruite nuove scuole secondo i criteri della bioarchitettura e riqualificate altre. “Grazie alla buona progettualità degli uffici della Provincia – ha detto – siamo riusciti a convogliare finanziamenti da Stato, Regione e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Grazie ai cantieri che ancora debbono essere aperti e che sono già finanziati arriveremo a breve a un lavoro che per i prossimi 20/25 anni ci consentirà di mantenere ‘scuole belle’ attraverso piani di manutenzione ordinaria. L’ultimo tassello mancante a questo puzzle è stato ottenuto attraverso la vittoria di un bando dell’Istituto per il credito sportivo che ci consentirà 7 interventi su altrettante palestre scolastiche”.
La delega alla viabilità è diventata con Menesini la delega alle strade sicure: “perché quello è l’obiettivo – sottolinea -. Non si parla di viabilità e basta, si parla innanzitutto di come renderla sicura e la delega serve per ricordarcelo costantemente. In questi ultimi 20 anni la viabilità provinciale è migliorata molto, grazie a interventi infrastrutturali significativi: si pensi alle varie varianti realizzate su tutto il territorio provinciale, proprio al fine di migliorare lo scorrimento del traffico, ‘accorciare distanze’ e restituire vivibilità ai centri abitati. Accanto a questo tanti interventi più piccoli ma significativi, come rotonde, asfalto fonoassorbente, marciapiedi. Nei prossimi mesi il nostro impegno sarà quello di continuare a garantire una buona manutenzione, far fronte ad emergenze col servizio neve e gelo durante l’inverno, presidiare il territorio grazie alla preziosa opera dei cantonieri e, infine, utilizzando un software realizzato sulla provincia di Lucca a seguito di un progetto europeo, valutare i tratti di maggiore incidentalità, prevedendo misure idonee (es. tipologie di asfalto drenanti ecc). Continueremo ad avere uno sguardo anche sulle esigenze infrastrutturali più significative, in accordo coi Comuni e, per questo, ci faremo interlocutori con la Regione e il Governo”.
Sulla mobilità sostenibile, per la quale è stata istituita una delega ad hoc, il presidente ritiene che la dimensione ottimale data dal territorio provinciale consenta un ruolo strategico per l’ente. “Esistono punti-fermi che nascondono un’interconnettività formidabile: Tpl; trasporto merci su rotaia; riduzione impatto di quelle su gomma; scali merci del Frizzone, di Borgo a Mozzano, Castelnuovo di Garfagnana, Minucciano; Piste ciclabili; raddoppio ferrovia. Lavorare perché queste reti dialoghino tra loro consentirà di alleggerire il trasporto privato e permetterà di valorizzare le opere come il nuovo Ponte sul Serchio, per arrivare agli Assi Viari, per i quali il documento dell’inchiesta pubblica promossa proprio dalla Provincia rappresenta un eccellente punto di partenza”.
Tornando sul patrimonio, Menesini ha precisato che per quanto concerne i beni culturali, oltre a quel gioiello del liberty che è Villa Argentina a Viareggio, da poco restituita alla fruizione pubblica e alla Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo di Garfagnana, la Provincia sarà chiamata nei prossimi mesi a ragionare sulla valorizzazione e rifunzionalizzazione di Palazzo Ducale. “Il futuro di questo bene – ha dichiarato Menesini – merita un coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali. E’ troppo importante per decidere da soli della sua sorte. E’ per questo che annuncio che nelle prossime settimane mi farò promotore di un tavolo istituzionale che affronti in modo analitico e progettuale il destino di questo pezzo di storia della nostra comunità. L’obiettivo è quello di continuare a far vivere questo palazzo, rispettandolo e dandogli nuova linfa affinché continui a essere una straordinaria risorsa del nostro territorio”. Sulle politiche di coordinamento degli enti locali, Menesini ha detto: “Noi sindaci sappiamo bene la difficoltà dei nostri dipendenti a reggere il passo rispetto alla continua messe di nuove norme che periodicamente aumentano il carico di adempimenti da realizzare. Le professionalità presenti in Provincia su molte materie consentiranno di tenere aggiornati per conto dei Comuni i loro dipendenti su tematiche generali. A ciò si aggiunge la collaborazione sul tema delle politiche comunitarie, della protezione civile e delle attività culturali, nonché quello oggi molto attuale e necessario dell’uguaglianza sociale. In quest’ottica intendo impegnare l’ente, in un rapporto stretto coi Comuni, in un progetto sul Bes, il nuovo indicatore lanciato da Istat, in particolare da Giovannini, che vuole superare il Pil per misurare il Benessere Equo e Solidale”. Il presidente, inoltre, ricordando anche i tre gravi incidenti sul luogo di lavoro di questi ultimi giorni ha rimarcato, che il lavoro resterà un tema che la Provincia continuerà a seguire, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto delle varie crisi aziendali.
Menesini non ha sottaciuto, poi, il tema del personale, imprescindibile per la concomitanza del cambiamento voluto dalla legge di riordino. Menesini si è detto “convinto che riusciremo ad affrontare anche questa situazione nel rispetto della dignità di ciascun lavoratore. Le condizioni oggi ci sono per disponibilità degli enti e maggior chiarezza delle normative. Accanto a questo dobbiamo salvaguardare le professionalità interne, rispetto alle funzioni che la legge ci attribuisce e le ulteriori che potremo svolgere”.
Infine le idee lanciate dal presidente Menesini per la nuova amministrazione provinciale di Lucca che spaziano dalla Provincia Rifiuti zero, alla valorizzazione di Puccini, dalla Rete del verde alle politiche del mare. Subito dopo il giuramento di fedeltà alla costituzione, lo spazio viene lasciato ad altri interventi ed alla votazione della prima delibera urgente.
“Il nostro capogruppo – spiega Giannoni, di Alternativa Civica Centrodestra – sarà Maurizio Marchetti. Ho sentito sua moglie al telefono, stamani, e mi ha assicurato che sarà più battagliero di prima (a Marchetti viene rivolto un caloroso augurio di pronta guarigione da parte di tutto il consesso) ed anche se ci troviamo in minoranza riteniamo che il nostro ruolo sia essenziale per garantire lo svolgimento di un’azione pienamente democratica”.
Dubbi e nubi sul nuovo assetto vengono invece sollevati dal consigliere Andrea Favilla (L’altra provincia): “Continuo a pensare che l’abolizione delle province sia stata un male – esordisce – anzitutto perché allontana la politica dai problemi reali dei cittadini. Adesso che ci siamo, tuttavia, dobbiamo fare del nostro meglio per ovviare ad alcune situazioni imbarazzanti: penso al destino dei dipendenti, che hanno storie e famiglie alle spalle, e la cui vita non può essere decisa a tavolino dalla politica”. Nicola Boggi, capogruppo Pd, torna invece sulle sfide indicate da Menesini e rimarca l’aspetto dell’opportunità unica fornita dalla nuova Provincia: le molte sfide, se vinte, possono garantire un cambio di marcia.
Capitolo delibere: unanimità (difficilmente poteva essere altrimenti) per quanto concerne la convalida degli eletti e l’immediata eseguibilità. Poi, data l’urgenza, si discute e si vota immediatamente anche un’altra pratica: si tratta dell’alienazione delle quote della autocamionabile Cisa, detenute dalla Provincia. Si tratta di 104mila azioni: dopo due aste andate deserte sono state vendute a trattativa privata, per 2,22 euro ad azione, per un totale di circa 230mila euro. La pratica passa con 9 voti favorevoli e 3 astenuti (immediata eseguibilità con 11 favorevoli ed un astenuto).

 

Paolo Lazzari

FOTO – Il primo consiglio provinciale dell’era Menesini (di Domenico Bertuccelli)

 

 

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