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Disabilità in Toscana, Saccardi: “Sì a politiche trasversali”

“La disabilità non riguarda solo le politiche sanitarie e sociali, ma tutte le politiche in maniera trasversale. E noi qui, oggi e domani, vogliamo confrontarci sulle politiche per la disabilità in maniera trasversale. La nostra è una regione avanzata, abbiamo fatto e facciamo molto, e ancora tanto c’è da fare. Siamo qui per ragionarne tutti insieme”. È’ quanto ha detto l’assessore a diritto alla salute, welfare e sport Stefania Saccardi, incontrando i giornalisti intervenuti alla conferenza regionale sulla disabilità, a spazio reale (San Donnino), alla quale oggi e domani partecipano circa 750 persone, suddivise in 12 tavoli tematici. “Tre anni fa c’è stata la prima Conferenza regionale sulla disabilità- ha proseguito Stefania Saccardi – Da allora, la formula di lavoro è rimasta la stessa, con un taglio molto concreto. E ogni anno la conferenza ha visto una partecipazione sempre superiore, di persone e di associazioni. In questi anni, sulle riforme per la disabilità non abbiamo mai fatto passi indietro. Solo qualche esempio: abbiamo rifinanziato con 9 milioni il Progetto Vita Indipendente, e abbiamo raddoppiato le risorse arrivate dal governo per il dopo di noi”.

Mai come in questi anni è stato così forte l’impegno della Regione verso il sostegno ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità, il Fondo Vita Indipendente, il progetto Por Fse sull’accompagnamento a lavoro, il fondo per le disabilità gravissime, l’adattamento domestico, il dopo di noi, l’attività del centro per l’accessibilità (Crid), il testo unico sulla disabilità e tante altre misure hanno contribuito a migliorare la situazione, ma tanto è ancora il lavoro da fare. Quest’anno la conferenza si apre ai grandi temi dell’accessibilità alla cultura, al paesaggio, al turismo, allo sport, al diritto allo studio, al mondo del lavoro; quindi con uno sguardo ai progressi compiuti dalla nostra regione nella cultura dell’accessibilità nelle città e nel territorio, all’inclusione, cercando di far emergere quanto lavoro è stato fatto e quanto è ancora da fare. E’ il segnale di una concreta maturazione delle politiche per i diritti e per l’inclusione della Regione Toscana, che sancisce e conferma la ricchezza e solidità di un insieme di politiche a sostegno dei diritti e della cultura dell’accessibilità.

Molto è stato fatto dalla Regione in questi ultimi anni per una Toscana realmente accessibile e inclusiva. E molto è il lavoro ancora da fare. Si sono creati tavoli di confronto sia con le associazioni federate delle persone con disabilità che con le altre direzioni della Regione, oltre che con il territorio, per progettare tenendo conto anche della disabilità e non andare a intervenire solo successivamente. Considerare la disabilità uno degli elementi della programmazione è essenziale proprio per superare la relegazione della disabilità nell’ambito sanitario e socio-sanitario. Per quanto riguarda l’assessorato al diritto alla salute e al welfare, Regione Toscana finanzia con risorse proprie un insieme di interventi e servizi che sono gestiti poi operativamente dagli ambiti territoriali, Società della Salute e zone distretto, responsabili della presa in carico della persona, della valutazione dei bisogni, della definizione del profilo funzionale, della stesura del Pap (Progetto assistenziale personalizzato) con la partecipazione della persona e/o della famiglia, della gestione del bugdet di cura.

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