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Economia civile, Bugli: “In Toscana facciamo rete”

“E’ auspicabile che i temi di questo Festival, che sono ben espressi e sostenuti a Campi Bisenzio, si estendano in altri territori della Toscana creando i presupposti per un cambiamento reale degli atteggiamenti e delle abitudini. A Campi stanno dimostrando che questo è possibile. Gli organizzatori del Festival non si sono limitati ad svolgere le prime due edizioni, ma anche a mettere in campo iniziative nel corso dell’anno creando i presupposti per la nascita di una vera e propria rete di Economia civile. La Regione è disponibile a coordinare questo lavoro”.
Ad affermarlo è stato l’assessore regionale alla Presidenza e alla Partecipazione, Vittorio Bugli, intervenuto nella mattinata di oggi, sabato 18 novembre, alla seconda edizione del Festival dell’Economia civile di Campi Bisenzio promosso dal Comune di Campi, da Legambiente, dalla Scuola di Economia civile e dall’Anci Toscana con il patrocinio della Regione Toscana e della Città metropolitana di Firenze.
“Giovedì 7 dicembre, quando sarà presentato il libro verde di Collabora Toscana, per noi sarà l’occasione di affrontare queste tematiche e far partire sperimentazioni sull’utilizzo dei beni comuni e la nascita e lo sviluppo di cooperative di comunità, ma anche di azioni di rigenerazione urbana e di spazi di coworking all’interno della Pubblica amministrazione in modo da dare il via a un percorso che ci porti, come Regione, a fornire delle linee guida per sviluppare e sostenere la collaborazione e l’Economia civile su tutto il territorio toscano”, ha aggiunto Bugli.

Da giovedì scorso, 16 novembre, fino ad oggi, Campi Bisenzio ha dato voce alle idee e ai progetti che vogliono cambiare il corso dell’Economia tradizionale e virarla verso un percorso più “civile” perché rispettoso dell’ambiente e del territorio, inclusivo e partecipato, in grado di puntare sulla condivisione delle risorse.
L’assessore Bugli ha preso parte alla tavola rotonda di questa mattina con il vicepresidente di Legambiente nazionale Edoardo Zanchini, il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni in rappresentanza dell’Anci Toscana e il sindaco di Campi Emiliano Fossi, nonché alla lectio magistralis di Francesco Morace, sociologo, dedicata all’economia civile e al dialogo con le Istituzioni locali. Nel corso di questa seconda edizione sono state affrontate le “buone pratiche” per l’affermazione di una Economia civile e sostenibile, che contemplano, tra le altre, prospettive come l’ideazione di pranzi con l’utilizzo di alimenti già usati ma ancora commestibili, la riqualificazione degli spazi di una fabbrica dismessa, la promozione di progetti dei giovani in modo da far loro strada nelle imprese, la condivisione di utensili per ristrutturare casa in cambio di volontariato civico.

“Campi Bisenzio è la prima città italiana ad effettuare una concreta sperimentazione dell’Economia civile, creando un vero e proprio distretto e dandogli corpo attraverso la sua attività istituzionale”, ha concluso Bugli. “Adesso che le basi sono state gettate, però, bisogna far crescere il progetto e far capire che è possibile cambiare le regole. Da tempo, con Collabora Toscana, di cui presenteremo il libro il 7 dicembre, stiamo seguendo lo sviluppo della cosiddetta Economia collaborativa e partecipata, che rappresenta un ulteriore sviluppo della Sharing economy. Siamo infatti convinti che forme governance basate sulla cogestione e sulla coproduzione, come ad esempio le cooperative di comunità e la presa in carico di parchi o spazi pubblici, possono aiutare lo sviluppo dei territori e costituire una risposta rigenerante ed utile anche sul piano economico per le comunità locali. E in questa direzione dobbiamo guardare”.

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