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Ente terre toscane, ok al bilancio

Saldo attivo di 297mila euro per il bilancio 2016 di Ente Terre regionali toscane. In commissione Sviluppo economico e rurale, è stata licenziata a maggioranza la proposta di delibera per il bilancio di esercizio di Ente Terre toscane, istituito per valorizzare il patrimonio agricolo-forestale in disponibilità della Regione. L’atto, illustrato questa mattina, ha ricevuto il voto favorevole di Pd e l’astensione del gruppo Lega nord.

Come è stato spiegato dal direttore dell’ente Claudio Del Re, si tratta di un “bilancio di tutta tranquillità” dal punto di vista economico e di “un bilancio positivo per le attività svolte fino ad oggi”. Anche il presidente della seconda commissione ha ribadito la linearità del bilancio sia dal punto di vista contabile che delle attività e l’importanza dell’Ente, sia in termini di conservazione e qualificazione del paesaggio rurale, che nel ruolo di manutentore delle vaste aree aperte della Toscana e di salvaguardia del patrimonio del germoplasma.
Tra le nuove attività che porta avanti l’Ente terre toscane si è parlato delle banche del germoplasma, delle iniziative per la salvaguardia delle 866 specie autoctone, della costituzione della banca del germoplasma animale alle scuderie del centro stalloni di Pisa. Il direttore ha ricordato che nel 2016 sono state fatte le procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione degli uliveti e del frantoio e sono stati predisposti i bandi per la concessione a terzi dell’attività di vinificazione e di coltivazione dei vigneti.
Del Re ha parlato poi delle attività dei centri di Cesa e Alberese dove vengono realizzati i progetti comunitari. L’Ente sta continuando lo sviluppo della Banca della Terra con 116 lotti messi a bando, dei quali il 50 per cento assegnati a giovani, per un totale di 5mila 200 ettari. Tra le criticità Del Re ha parlato dei terreni incolti dei privati che non aderiscono alla Banca della Terra, ma si attivano individualmente per trovare un soggetto che li coltiva.
Il direttore si è soffermato sulla gestione del patrimonio agricolo e forestale che ha avuto un incremento costante degli introiti, sollecitando gli enti a realizzare i piani di gestione dei boschi e a rinnovare le concessioni, adeguando i canoni al mercato.
Riguardo al progetto dei “centomila orti in Toscana”, Del Re ha detto che dopo il finanziamento dei 6 sperimentali è stata fatta una manifestazione di interesse a cui hanno partecipato 67 comuni e di questi ne sono stati finanziati il 50 per cento. Infine, prosegue poi, la realizzazione del polo agroalimentare a Rispescia.
Il consigliere regionale Roberto Salvini ha ribadito l’importanza dell’Ente per la cura del bosco, per la messa in produzione e per la salvaguardia di prodotti autoctoni e per il controllo e la valorizzazione del territorio.

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