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Saccardi: “Tagli alla sanità dovuti a vincoli nazionali”

I tagli al personale degli ospedali toscani, annunciato in 45milioni di euro, al centro dell’interrogazione presentata dal Movimento 5 stelle e alla quale ha risposto ieri (13 marzo), l’assessore regionale Stefania Saccardi. Una riduzione che “non corrisponde agli obiettivi di contenimento dei costi richiesti alle Asl” ha sottolineato l’assessore, e che comunque risponde ai “vincoli posti dalla normativa nazionale”.

Il limite di spesa ricordato da Saccardi (nel 2004 -1,4 per cento), risale alla finanziaria 2010 (legge 191/2009, art. 2 comma 71-73) e veniva stabilito con riferimento al triennio 2010-2012, esteso poi agli anni 2013-2020 dal disegno di legge 98/2011 (articoli 3 e 3 bis), convertito poi nella legge 111/2011).
Saccardi ha comunque ricordato che la Toscana, con la legge regionale 65/2010 (articolo 12, comma 2, lettera b), “aveva provato un tentativo diretto per attenuare gli effetti delle restrizioni” anche “prevedendo un limite di spesa diverso”. Una manovra che, com’è noto, non è andata a buon fine visto che la Corte costituzionale, con sentenza 182/2011, l’ha giudicata illegittima.
Il quadro normativo vigente, quindi, è lo spazio entro il quale la Regione è tenuta a muoversi, ha chiarito l’assessore pur richiamando gli impegni in atto per cercare “soluzioni idonee a garantire che il contenimento delle spese sul personale”, che risultino “compatibili” e con “condizioni di lavoro per gli operatori sanitari più soddisfacenti”.
L’assessore ha infine segnalato che lo scorso 6 marzo la giunta ha “adottato indirizzi” per l’attuazione, nell’ambito del servizio sanitario regionale, delle disposizioni in materia di superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, peraltro contenute nel decreto legislativo 75/2017 (articolo 20), e ha dato “immediato avvio ai percorsi di stabilizzazione del personale”, con l’obiettivo di “completare l’operazione entro il triennio 2018-2020”.
Non soddisfatto della risposta si è dichiarato Andrea Quartini. “Il problema del personale sanitario è molto sentito” ha detto rilevando come “tutti Governi abbiano ribadito il limite di spesa”. Il definanziamento sanitario, per il consigliere è “sempre a carico degli operatori”. “Restiamo molto preoccupati perché i tagli significano meno servizi” ha concluso.

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