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Toscana, la Regione stringe rapporti con l’Ontario

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La Regione Toscana si sta attivando per arrivare alla firma del Memorandum con la Provincia canadese dell’Ontario, in modo da sviluppare un percorso di collaborazione già nel corso dell’anno. Lo ha garantito in aula l’assessore Marco Remaschi, illustrando una informativa preliminare all’intesa.

Come spiegato da Remaschi, il memorandum of understing tra la Regione Toscana e la Provincia dell’Ontario “nasce in un contesto di approfondimento dei rapporti commerciali sviluppati per il settore vitivinicolo, eccellenza territoriale toscana in tutto il mondo”. Da qui l’invito a svolgere una missione conoscitiva in Canada, per promuovere il nostro territorio e valutare le opportunità di promozione dei nostri prodotti. L’occasione ha permesso di approfondire la conoscenza del mercato canadese e delle opportunità per la Toscana.
La politica del governo canadese in campo economico è quella di consolidare il successo delle aziende utilizzando i canali degli scambi internazionali, focalizzati su due accordi: il Ceta (Comprehensive Economic and trade Agreement) con l’Unione Europea e il TPP (Trans pacific Partnership), che si propone di istituire un’area di libero scambio tra dodici paesi dell’area Asia-Pacifico.
In tale contesto si inserisce la missione della Regione toscana a Toronto, dal 14 al 18 novembre 2016, nell’ambito della settimana italiana, per la promozione del nostro agroalimentare e quindi per individuare potenziali controparti interessate al food toscano di qualità.
La trasferta ha fatto emergere un mercato canadese “consapevole” delle nostre produzioni e di alcune nostre denominazioni, con la possibilità di concordare nuove azioni che coinvolgano più direttamente le imprese toscane. Non solo, a margine delle attività principali legate al settore agro, sono emerse altre opportunità connesse ai rapporti stabiliti con la municipalità di Toronto, con quella di Vaughan, con il nostro consolato generale e con l’Istituto Centennial College dove si svolgono studi di scuola superiore e corsi universitari. Tra gli input emersi ricordiamo la proposta di incoraggiare i legami tra il principale polo museale di Toronto e i musei fiorentini, interessati a concedere alcuni pezzi per mostre temporanee nell’unica galleria all’estero dedicata all’Italia e finanziata da italo-canadesi.
I contenuti del memorandum, sostanzialmente, prevedono che le due entità territoriali si impegnano a promuovere: assistenza ad aziende per seminari, mostre e conferenze internazionali; corsi e percorsi di alta formazione; assistenza per l’espansione delle opportunità di scambio per studenti, professori e ricercatori; scambi ed eventi relativi al settore agroalimentare e agricolo; potenziali meccanismi di dialogo congiunto su questioni di ricerca, innovazione e commercializzazione; meccanismi per promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica; opportunità per la ricerca industriale congiunta e per lo sviluppo di collaborazioni.
Le attività previste da questa intesa, come sottolineato dall’assessore,  non generano oneri finanziari a carico dello Stato italiano, né della Provincia dell’Ontario né della Regione Toscana, ma danno la possibilità di sviluppare progetti specifici.
Il consigliere Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), dopo aver ringraziato l’assessore per l’informativa e per il memorandum, si è soffermato sul “quadro non roseo del Ceta, che non è affatto positivo per l’Italia e a vantaggio del Canada, come confermano i dati del primo semestre di applicazione”.

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