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Comuni Ricicloni, premiata da Legambiente solo Forte Marmi

C’è almeno un “riciclone” in ogni regione e, a quanto pare, i comuni toscani virtuosi che quest’anno si meritano l’appellativo di riciclone”sono davvero molti. Per accedere alle classifiche dei Comuni Ricicloni 2014, come l’anno scorso, i partecipanti hanno dovuto raggiungere l’obiettivo di legge del 65 per cento di raccolta differenziata. La classifica è costruita attraverso il punteggio raggiunto in base all’indice di buona gestione, sulla quale sono state poi definite le graduatorie. Per la prima volta le categorie dei premiati sono su base regionale e non più per macroregioni (nord, centro, sud). La giuria ha ritenuto che in questo modo è possibile restituire una fotografia più dettagliata di quel che accade nel nostro Paese, in termini di buona gestione dei rifiuti urbani e dare così maggiore risalto ai casi virtuosi. Rimangono tuttavia le categorie di suddivisione su base demografica: Comuni sopra e sotto i diecimila abitanti e capoluoghi di provincia.

Continua, dunque, il trend positivo per la Toscana che, nella classifica nazionale, sale all’ottavo posto con 27 Comuni (erano 21 nel 2013) ed una percentuale del 9,4% rispetto al 7,3% dell’anno precedente. Per quanto riguarda i dati in base alle categorie, come vincitori regionali c’è Monsummano Terme, tra i Comuni toscani sopra i 10mila abitanti con un indice di buona gestione di 72,89 ed una percentuale di raccolta differenziata del 85 per cento e si conferma un Comune rifiuti free estremamente virtuoso anche per il dato di 0,87 chili di rifiuti urbani procapite (media giornaliera) ovvero con una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 chili ad abitante per anno. Vincitore per regione e categoria, in questo caso sotto i 10mila abitanti, anche Gambassi Terme con un indice di buona gestione del 66,68 ed una percentuale di raccolta differenziata del 89,5% e per il dato di 0,92 chili di rifiuti urbani procapite (media giornaliera) ovvero con una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 chili per abitante l’anno.
Gli altri Comuni toscani nella top ten sopra i 10mila abitanti sono: Montelupo (FI), Serravalle Pistoiese (PT), Certaldo (FI), Montespertoli (FI), Fucecchio (FI), Cerreto Guidi (FI), Empoli (FI), Vinci (FI), Castelfiorentino (FI). Mentre quelli sotto i 10mila abitanti sono: Lamporecchio (PT), Capraia e Limite (FI), Larciano (PT), Incisa Valdarno (FI), Montaione (FI), Vaiano (PO). Come si può notare, molti di questi Comuni sono del circondario Empolese Valdelsa e del Pistoiese, prova evidente della strada virtuosa che ha intrapreso Publiambiente in quei territori col porta a porta e le raccolte di prossimità.
Dopo i Ricicloni ci sono i Comuni Rifiuti Free, l’eccellenza dell’eccellenza, quelli cioè che debbono smaltire solo 75 chili di rifiuti residui procapite all’anno, dove vale davvero il principio del Chi inquina paga e in discarica finisce solo quello che non è possibile recuperare in alcun modo. E i cittadini devono pagare per la quantità di rifiuto effettivamente prodotto. E non sono solo piccoli comuni, dove tutto sembra più facile e bello. In Toscana esempi di straordinario virtuosismo sono: Empoli (FI) con i suoi 48mila abitanti, Fucecchio (FI) e Monsummano Terme (PT) che superano di gran lunga i 20mila abitanti.
Le nuove tecnologie dell’informazione (non solo sistemi automatici di pesa e controllo nella raccolta, ma anche App scaricabili sugli smartphone e i tablet) fanno il loro ingresso in centinaia di comuni d’Italia e fanno prefigurare alla futura smart comunity che popolerà le città e i quartieri, una amministrazione dei flussi di rifiuti che arriva a ricordare il giorno prima la frazione di rifiuto differenziata da preparare davanti alla porta di casa, la pesata del proprio condominio e i premi (riduzione di tasse) che si possono ottenere per chi riduce all’indispensabile i rifiuti non riciclabili.
I premi consegnati Tra i comuni premiati da Coreve (Consorzio Recupero Vetro) c’è Forte dei Marmi perché, accanto agli alti tassi di raccolta fatti registrare dal punto di vista quantitativo, ha saputo conseguire livelli qualitativi che consentono di ottimizzare il recupero e massimizzarne il riciclo  dei rifiuti di imballaggio in vetro. Ricrea (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio) premia il comune di Piombino. La raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio nel Comune di Piombino è svolta tramite raccolta multimateriale leggero (plastica, metalli e poliaccoppiato a base cellulosica) in parte con sistema porta a porta in parte stradale. Piombino fa parte del bacino di raccolta della società Revet spa, con cui Ricrea ha convenzione per la raccolta degli imballaggi in acciaio, che vengono selezionati presso una piattaforma di selezione ed avviati ad un operatore collegato al consorzio Ricrea per la successiva valorizzazione e invio in acciaieria. La raccolta pro capite, grazie alla campagna di comunicazione locale realizzata da Ricrea nella primavera del 2013 a mezzo affissioni e spot televisivi e agli sforzi sia da parte di Revet che della città attraverso il gestore Asiu, ha fatto segnare un aumento del 30% rispetto l’anno 2012.
Premio Fater Comuni Ricicloni 2014 per la migliore raccolta dedicata di pannolini per bambini e/o ausili per l’incontinenza. L’auspicio dell’azienda è che possano realizzarsi sistemi di riciclo che, fondandosi sulle eccellenze già evidenziate nella raccolta specifica di prodotti assorbenti per la persona, diano nuova vita a materie prime seconde riutilizzabili in nuovi processi produttivi, come ha dimostrato il sistema di riciclo ideato da Fater. In quest’ottica Fater ha deciso di riconoscere l’importanza del contributo dei Comuni premiando, con Legambiente, le 3 municipalità che hanno associato a buone performance di raccolta differenziata le migliori pratiche per la raccolta separata di pannolini e pannoloni. Empoli è il comune vincitore per l’area Centro.
No al condono dell’ecotassa sulle discariche, sì alla tariffazione puntuale La legge si deve rispettare e questo vale anche sulla raccolta differenziata finalizzata al riciclo. Proprio per questo Legambiente trova inaccettabile e controproducente l’articolo del disegno di legge collegato alla legge di stabilità in discussione in Commissione ambiente della Camera dei deputati, che prevede di posticipare gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal decreto legislativo 152 del 2006. Con la normativa ancora oggi vigente, infatti, dal 1 gennaio 2013 tutti i Comuni che non hanno raggiunto il 65 per cento di differenziata pagano un’addizionale del 20 per cento al tributo di conferimento in discarica. Con le disposizioni previste dal collegato ambientale alla legge di stabilità, invece, la multa verrebbe pagata solo a partire dal 2015 dai Comuni che non avranno raggiunto il 35% di differenziata nell’anno precedente, nel 2017 sarebbero coinvolti i Comuni che non avranno raggiunto l’obiettivo del 45 per cento nell’anno precedente e nel 2021 quelli che non avranno raggiunto l’obiettivo del 65 per cento nell’anno precedente. Un provvedimento di questo tipo rappresenterebbe inoltre un ingiustificato condono a chi ancora non si è attivato per una corretta gestione dei rifiuti, un disincentivo ad impegnarsi su questo fronte per i prossimi anni e una beffa per i Comuni ricicloni e che hanno dimostrato come l’obiettivo del 65 per cento fosse raggiungibile. Il ministero dell’ambiente, promotore di questo disegno di legge, invece di pensare al condono per le multe sull’ecotassa, dovrebbe approvare al più presto il decreto sulla tariffa puntuale, previsto dalla legge di stabilità 2014. Siamo già in forte ritardo (sono ampiamente trascorsi i sei mesi previsti per la sua approvazione) e nel frattempo le utenze, familiari o produttive, che producono meno rifiuti continuano a pagare nella maggior parte dei Comuni quanto quelle che ne producono di più. Insomma chi inquina purtroppo non paga come dovrebbe.
Comuni Ricicloni 2013 è stato realizzato da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In collaborazione con Associazione nazionale Comuni italiani, Assobioplastiche, Conai, FederAmbiente, Fise Assoambiente e Fise Unire, Cial, Comieco, CoRePla, CoReVe, Ricrea, Rilegno, Centro di coordinamento Raee, Consorzio Italiano Compostatori e la rivista Rifiuti Oggi. Il dossier completo è disponibile su www.ricicloni.it.

 

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