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Prerogative dei consiglieri, mozione chiede di garantire pieno rispetto dello Statuto regionale

All’unanimità il consiglio regionale impegna il presidente della giunta all’applicazione “piena e compiuta” dell’articolo 9 dello statuto sulle prerogative dei consiglieri, che hanno il diritto di accedere agli uffici della Regione e di ottenere la documentazione e le informazioni in loro possesso. L’assemblea legislativa toscana ha infatti approvato una mozione, sottoscritta da numerosi consiglieri e tutti i presidenti dei gruppi. Ad illustrarla in aula è stato il primo firmatario, Paolo Bambagioni (Pd). “Il testo ha per oggetto l’Abc della democrazia – ha detto – Chi è eletto deve avere accesso agli atti nei tempi utili per poter svolgere la sua funzione ispettiva”. Viceversa, ha ricordato Bambagioni, nel luglio 2016 il Direttore generale della Giunta ha diramato una circolare nella quale chiedeva ai vari direttori di area di riferire a lui nel caso i consiglieri avessero chiesto informazioni. “Questo ha comportato un rallentamento generalizzato – ha osservato Bambagioni – Alcuni direttori hanno addirittura negato l’accesso, dicendo che prima dovevano essere visti dal direttore generale. E’ una cosa gravissima. Nessun tipo di censura, né diretta né indiretta, palese o nascosta, può essere tollerata”.

“Il diritto di accesso per un consigliere è sacro”, ha osservato il presidente Eugenio Giani ricordando che il Regolamento interno prevede, però, che le relative richieste siano comunicate per conoscenza al presidente del Consiglio. “Dall’inizio della legislatura non ho ricevuto nessuna richiesta relativa al diritto di accesso – ha affermato – Mi sento scavalcato. Chiede il rispetto delle regole chi è il primo a non rispettarle”.
“Non so se ho sbagliato qualche procedura – ha affermato Jacopo Alberti (LN) – ma mi sono state rivolte domande strane, ad esempio sulla motivazione che mi spingeva a chiedere certi atti”.
“Siamo di fronte ad errori dell’apparato amministrativo, forse legati a posizioni di Giunta – ha osservato Paolo Sarti (Si-Toscana) – Si apre di nuovo il grande capitolo, più volte aperto e sempre richiuso, sul rapporto tra Consiglio e giunta”.
Anche Irene Galletti (M5S) ha confermato lentezza nelle risposte, con risposte poco garbate ai dipendenti dei gruppi e non giustificabili richieste sulle motivazioni. “La nostra firma sotto la mozione – ha dichiarato – è indice di un disagio, che deve essere risolto”.
Il presidente del gruppo Pd, Leonardo Marras, ha sottolineato che, in effetti, il Regolamento affida alla figura istituzionale del presidente del Consiglio la tutela di questo “diritto sacro”. Per questo ha invitato ad una riflessione sul testo della mozione. “Il messaggio deve essere chiaro ed univoco – ha affermato – Serve una riflessione tra sottoscrittori e Presidente”.
Giovanni Donzelli ha osservato che la mozione non ha per oggetto l’accesso agli atti che avviene, per organi esterni come le Asl, con il coinvolgimento del Presidente, ma gli uffici interni della Regione. “Ho il diritto di entrare in ogni ufficio e chiedere qualunque foglio o informazione – ha rilevato – Non ci deve essere nessun passaggio intermedio”.
L’assessore Vincenzo Ceccarelli ha osservato che “la circolazione delle informazioni è utile a tutti, sia alla maggioranza che alla minoranza”. Per questo, a suo parere, la circolare del direttore generale, vista la sua professionalità, probabilmente è mirata a organizzare come devono essere date le informazioni. “E’ una contrapposizione che non ha ragione di esistere e non utile per nessuno – ha detto – Può essere risolta con un doveroso chiarimento”.
“E’ un non senso parlare di diritto di accesso per un consigliere regionale – ha rilevato Stefano Baccelli (Pd) – Noi siamo parte della pubblica amministrazione”.
Nell’accogliere la richiesta di Marras, Donzelli ha sollevato il problema della ricerca on line degli atti, che attualmente può avvenire solo per parole contenute nell’oggetto e non nel testo. “Dopo mesi e anni che solleviamo il problema – ha commentato – se digitiamo le parole contenute nel testo dell’atto, abbiamo questa risposta: ricerca testuale in corso di realizzazione”.
Nel testo finale approvato dall’aula è stato inserito un capoverso in cui si ribadisce che i consiglieri intendono rispettare il Regolamento, “informando il Presidente del Consiglio delle richieste relative al diritto di accesso e stimolandone l’attivo intervento in caso di resistenza da parte degli uffici”.
La mozione impegna inoltre il presidente della Giunta a vigilare affinchè in futuro non si verifichino comportamenti che implichino una “contrazione, limitazione e/o dilazione al pieno diritto di accesso agli atti che spetta ad ogni cittadino e, in particolare, al consigliere regionale, anche in funzione dell’espletamento delle proprie funzioni di sindacato ispettivo”. La mozione, infine, contiene l’impegno per il presidente della Regione a rendere accessibile la ricerca testuale su tutti gli atti della Giunta prima possibile, al massimo entro luglio.

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