Hiv, la casa famiglia Agresti apre le porte contro il pregiudizio

Un pomeriggio di apertura ai cittadini, una sorta di ‘open day’, per illustrare a tutti un’esperienza di accoglienza e per combattere attivamente il pregiudizio che ancora attanaglia chi ha contratto il virus dell’immunodeficienza umana. In occasione della giornata mondiale contro l’Aids la casa famiglia Monsignor Agresti spalanca le porte ai cittadini. Lo fa con un’iniziativa, chiamata Hiv, quando l’accoglienza supera il pregiudizio, organizzata insieme da numerose associazioni ed istituzioni del territorio.

L’appuntamento è per sabato prossimo (2 dicembre), a partire dalle 15 e fino alle 18, proprio nella sede della casa famiglia a San Vito. Le associazioni promotrici sono Anlaids, LuccAut, Ceis, Società italiana per la promozione della salute e Croce Rossa italiana comitato di Lucca, assieme alla Provincia e ai Comuni di Lucca e Capannori.
“La casa famiglia Monsignor Agresti, gestita dal Ceis, rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio – sottolinea Daniele Bianucci, consigliere comunale a Lucca e referente del sindaco per i diritti – In essa, infatti, vengono accolte persone che hanno contratto l’Hiv, e che per svariate ragioni di vita hanno necessità di sostegno e cura. Nel suo genere, è un’esperienza pressoché unica per l’intera Toscana e svolge la funzione di assorbire gran parte di quel bacino di bisognosi di assistenza, che spesso non sono accolti in altre strutture proprio a causa del pregiudizio che ancora accompagna i malati cronici del virus dell’immunodeficienza umana. Combattere tale stigma è un impegno che tutti noi dobbiamo vivere come una priorità: da qui, l’idea di organizzare questa iniziativa, in collaborazione con numerose associazioni del territorio”.
“Per vincere il pregiudizio è indispensabile la conoscenza – evidenzia Lia Micciché, assessore al sociale del Comune di Capannori – Per questo abbiamo pensato di prevedere un pomeriggio in cui l’esperienza della casa famiglia Monsignor Agresti potrà diventare patrimonio condiviso dell’intera cittadinanza. Durante l’iniziativa, i cittadini che vorranno, potranno infatti conoscere questa realtà, importante per tutto il nostro territorio, e condividere una piccola merenda assieme agli ospiti della struttura. Ciò viene realizzato proprio nei giorni in cui in tutto il mondo si celebra la manifestazione internazionale per la lotta all’HIV: i passi da fare sono ancora molti, affinché lo stigma sociale legato a questa malattia sia definitivamente lasciato alle spalle”.
“L’invito all’iniziativa è rivolto a tutti, ed in particolare alle nuove generazioni – spiega Renato Bonturi, consigliere provinciale con delega alle politiche giovanili – La Provincia, infatti, da anni è impegnata su questo tema. Innanzitutto per la prevenzione da nuovi contagi che, ci dicono gli esperti, non accennano a diminuire, ma invece restano costanti da tempo. E poi, anche per sconfiggere lo stigma che grava su chi questa malattia cronica l’ha contratta. Poco più di un mese fa, abbiamo organizzato in centro a Lucca una giornata in cui alcune persone sieropositive regalava abbracci ai passanti; oggi proseguiamo sulla strada intrapresa con una nuova iniziativa: per continuare a dire che l’accoglienza è più forte del pregiudizio”.

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