Messaggi di pace degli studenti sulla pagina Fb dell’Arcidiocesi

Tra oggi e domani (23 febbraio) sulla pagina facebook Arciodiocesi di Lucca verranno condivisi dei pensieri di pace scritti da alcune classi delle scuole del territorio. Questa iniziativa, curata da tutti gli uffici di Curia, prende spunto dalla giornata speciale di preghiera e digiuno per la pace indetta da papa Francesco proprio per domani. Nel post fissato in alto nella pagina potrete leggere le seguenti parole: ‘#PapaFrancesco ha indetto una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio, i ragazzi e le ragazze di molte #scuole ci hanno inviato un sacco di pensieri di pace con l’hashtag #facciopacese condividiamoli’. 

Qui alcuni di questi pensieri: “Caro Papa Francesco – scrive la classe quarta Amc dell’Istituto Fermi – riteniamo che sia più efficace agire concretamente nei confronti di chi ha bisogno anziché digiunare, ma tuttavia alcuni nostri compagni ne vedono la validità per immedesimarsi in chi soffre ingiustamente e quindi condividono la sua iniziativa di digiuno”. Queste invece le parole di papa Francesco pronunciate dopo l’Angelus del 4 febbraio per indire questa speciale giornata: “Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Come in altre occasioni simili, invito anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme. Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia, ‘risana i cuori affranti e fascia le loro ferite’. Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: ‘Che cosa posso fare io per la pace?’. Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente ‘no’ alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti”.

 

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