Spaccio alla Cri, Partecipazione e sviluppo: “Migranti non sono tutti delinquenti”

Dopo il blitz della polizia avvenuto la scorsa settimana nella tensostruttura della Croce Rossa di Lucca in cui sono stati denunciati e arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti alcuni richiedenti asilo, non si fa attendere la nota del presidente dell’associazione Partecipazione e sviluppo Alessandro Ghionzoli che, proprio in quelle ore, in occasione di un evento nell’auditorium della Banca del Monte ha voluto premiare – dopo la visione di un docufilm – ben 9 migranti che si sono distinti per onestà, impegno e determinazione nelle varie attività intraprese. “Due facce della stessa medaglia, come accade ovunque – ha commentato il presidente – ci sono i bravi ragazzi (molti di più) che lavorano per integrarsi nella nostra collettività mentre altri, pochi per fortuna, perseguono la strada della disonestà e della criminalità. I primi, meritevoli del riconoscimento e della targa consegnata dalla viceprefetto, gli altri meritevoli di condanna, di carcerazione e della successiva espulsione verso il paese di origine”.

“La cooperativa Solidarietà e sviluppo, insieme all’associazione Partecipazione e sviluppo – spiega – collabora con il governo, le prefetture, le questure e i carabinieri per accogliere chi ha bisogno e chi merita davvero ma, allo stesso tempo, tiene a precisare che chi sbaglia, bianco, nero o giallo che sia, deve necessariamente e giustamente pagare…a maggior ragione se, chi delinque, è venuto a bussare alle nostre porte ed è stato accolto e aiutato. Ma non si può fare certo di ogni erba un fascio. Troppe volte in passato questa ‘demonizzazione selettiva’ ha portato forme di razzismo e di violenza incontrollata. Troppe volte abbiamo scaricato sui più deboli problemi, tensioni e frustrazioni che avevano ben altre origini – continua il presidente – Ultimamente, addirittura, si è usata la ‘questione migratoria’ di chi chiede aiuto, come arma per cercare un facile consenso anche elettorale alimentando paure e frustrazioni. Proprio per questi motivi, facciamo nostre le parole del presidente Mattarella e di papa Francesco che, proprio in questi giorni, hanno riaffermato la prevalenza della ragione sull’istinto e le ragioni del cuore e della solidarietà di fronte di chi bussa alle nostre porte in cerca di aiuto fuggendo da situazioni di guerra, violenza e miseria. Il primo, richiamandosi alla Costituzione della Repubblica (che assegna pari dignità a tutte le persone sul suolo italiano) il secondo – conclude – richiamandosi al Vangelo e affermando come ogni essere umano sia fratello e sorella davanti a Dio”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.