Lucchese in sofferenza va nella tana del Cuneo

Alla vigilia del turno infrasettimanale contro il Cuneo – che vedrà la Lucchese impegnata in trasferta – mister Giovanni Lopez parla del momento dei rossoneri, ripartendo dalla recente e ancora mal digerita sconfitta rimediata contro il Piacenza. “Se è bene giocare subito? Non lo so, questo è il calendario e noi ci atteniamo. Siamo rammaricati, non arrabbiati. La partita l’abbiamo fatta noi, contro il Piacenza è stata una gara a senso unico. Abbiamo tirato otto volte nello specchio, il loro portiere è stato miracoloso. Questo è un segnale che sappiamo giocare a calcio, anche perché tutti quelli che vengono qui si adattano a noi”.

Quindi, sull’avversario di domani e sulle difficoltà legate alle condizioni della rosa, Lopez puntualizza: “Il Cuneo? L’affrontiamo non nel migliore dei modi. Abbiamo giocatori che non possono fare due gare di seguito, come Nolé e Cecchini, perché escono da lunghi infortuni. E poi altri che non possono farle semplicemente per l’età che hanno. Loro sono una squadra forte, che ha appena cambiato sistema di gioco. Noi però siamo preparati per ogni situazione e vogliamo fare la partita, come sempre”.
Poi, sui singoli, il mister non si sbottona: “Non vi dico chi gioca, non lo sanno nemmeno i ragazzi. Ci devo pensare, perché con tre partite ravvicinate bisogna essere bravi a gestire le forze. Fanucchi? Può essere in campo come non esserci, non voglio dare vantaggi agli avversari. Il Pisa? Non ci sto pensando, ora. Nelle rotazioni che faccio sto cercando di proporre la formazione migliore per tutte e tre le gare. Abbiamo una squadra con tanti senatori in su con l’età, dobbiamo tenerne conto. Damiani? Potrebbe avere la sua chance”.
L’obiettivo è chiaro: dopo il bel calcio servono, adesso con una certa premura, punti da iniettare ad una classifica certo bugiarda per i valori espressi, ma pur sempre dannatamente reale. “Dobbiamo fare risultato a Cuneo – conclude il tecnico – e certo servono più fortuna e cinismo sotto porta. Una squadra che crea otto palle gol in una partita e perde non la voglio più vedere”.

Paolo Lazzari

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