Ciclismo, 23esimo anniversario dalla scomparsa di Michela Fanini

Sono passati 23 anni dalla tragica scomparsa di Michela Fanini (23 marzo 1973 – 26 ottobre 1994), ma il ricordo della campionessa di ciclismo è ancora vivo nella mente degli amici e di tutti quelli che amano questo sport. “Michela ci lasciò – si legge nella nota diffusa oggi dal team – in seguito ad un incidente stradale quando aveva appena compiuto 21 anni. Ventuno primavere che, tuttavia, non le avevano impedito di vincere tutto o quasi in campo sportivo e di farsi apprezzare dalla gente per la sua giovialità e generosità; quella stessa generosità che la portò così giovane ad iscriversi all’Aido e a ridare speranza ad alcuni ragazzi in difficoltà grazie alla donazione dei suoi organi. In bici Michela si era già aggiudicata un giro d’Italia, la medaglia di bronzo nella cronometro a squadre ai mondiali di Norvegia, un campionato italiano e quattro tappe al Tour de France dove conquistò anche la maglia di leader della classifica a punti.
I genitori Giulietta e Brunello, i fratelli Daniela e Piero, i parenti e gli amici si ritroveranno venerdì prossimo (alle 18) alla chiesa di Segromigno in Piano per una semplice ma sentita cerimonia”.

Un ricordo, quello della ciclista, che non si è mai affievolito come dimostrano le numerose attestazioni di affetto e le intitolazioni di piazze e strade, l’ultima delle quali pproprio poche settimane fa a Lucca sua città Natale. “Qui le è stata intitolata la pista ciclabile lungo viale Castruccio Castracani – proseguono dal team –  una delle arterie più importanti dell’intera provincia. Da ricordare che portano il suo nome anche: la piazza centrale di Segromigno, quella di Paganico (Grosseto) e di Campi Bisenzio (Firenze), una pista ciclabile a Lunata (Lucca), a Torre del Lago e a Cervia (Ravenna), il ciclodromo a Vaiano di Prato e le vie a Mozambano (Mantova) e a Crocetta del Montello (Treviso). Inoltre, in Aquitania (sud-ovest della Francia), nella piccola ma accogliente (e frequentatissima) cappella dedicata ai ciclisti che hanno fatto la storia di questa disciplina c’è una foto di Michela posta proprio all’ingresso del Santuario a far da ala ad una statuetta della Vergine insieme al famoso passaggio della borraccia fra Coppi e Bartali. Il tutto senza dimenticare che una maglia della campionessa lucchese si trova nel Museo del Ciclismo del Ghisallo (Como), insieme agli immortali Coppi, Bartali, Pantani. A lei è stata dedicata la squadra di professioniste (la Michela Fanini) e il giro della Toscana internazionale femminile organizzato proprio in suo onore da papà Brunello”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.