Le Mura, Serventi: qui per vincere. Cavallo: basta alibi

Il terzo giorno di lavoro con le ragazze del Gesam Basket Le Mura coincide con la presentazione ufficiale per il nuovo coach, Lorenzo “Lollo” Serventi. A lui il compito di preparare subito al meglio il prossimo scontro, – quello che vedrà le biancorosse impegnate a san Martino in Lupari – match importante per consolidare il quarto posto oggi occupato in classifica dalle campionesse d’Italia uscenti. Con lui, al Pala Tagliate, anche il presidente Rodolfo Cavallo, il dirigente responsabile Luca Busico ed il direttore sportivo Lidia Gorlin a testimoniare la vicinanza alla squadra per uscire tutti insieme, al più presto, da un momento complesso. Ed è proprio quest’ultimo a prendere la parola, per togliersi subito qualche sassolino dalle scarpe: “Ho sentito parlare troppo di crisi – afferma – ma credo che servirebbe più equilibrio. Vi ricordo che nel 2014-15, quando iniziò la nostra cavalcata verso l’alto, perdemmo 12 partite. Inoltre, stiamo parlando di una squadra che è quarta in classifica. Come in ogni ripartenza, viviamo una fase di assestamento”. Su un concetto Cavallo vuole essere chiaro, dunque: non sono stati i risultati sportivi a determinare il cambiamento di coach. “Con il coach precedente – ricorda – non siamo riusciti a creare un’empatia ed una serenità complessiva, per avere quel clima che ha sempre caratterizzato il nostro ambiente. Abbiamo quindi individuato in Serventi le qualità giuste per riprendere le fila del progetto. Parliamo di un uomo che vive di basket e che ha fatto arrivare in nazionale molte giocatrici che ha allenato”.

Serventi, sguardo concentrato e modi affabili, possiede il bagaglio d’esperienza per centrare l’obiettivo che, allo stato dell’arte, si traduce nella necessità di arrivare in forma e con un buon piazzamento ai prossimi Rounds of challenge. Il nuovo coach, peraltro, conosceva già molto della squadra, per averla vista e commentata a più riprese, nelle vesti televisive ricoperte negli ultimi 4 mesi (per Sportitalia, ndr). Certo, il tempo per prove ed esperimenti scarseggia: sarà necessario tornare a far bene da subito, perché la concorrenza – da Napoli a Schio, passando per Ragusa – non starà a guardare a braccia conserte.
“Sono felice di essere qua – commenta – perché Lucca è una società modello. E’ un onore, anche se non sono mai subentrato a stagione in corso: per me è una cosa nuova, ma ho accettato perché si tratta di una piazza importante, con un pubblico attento. Obiettivi? Cercare giorno dopo giorno di capire la squadra e provare a vincerle tutte. Per il momento non mi pongo un obiettivo di posizionamento. Ora abbiamo 3 mesi in cui dobbiamo cercare di fare il massimo. L’idea di massima è quella di riuscire a fare un buon play off. Come ho trovato le ragazze? Le ho ascoltate, ma sono soltanto 3 giorni che sono qua, è presto per esprimermi. Comunque mi hanno dato massima disponibilità per lavorare, magari cambiando qualcosa. In questo momento, per noi, la capacità di sintesi diventa importante”.
Poi, sui cambiamenti sul parquet: “Cambiamenti? Ho le mie idee, ma devono essere messe al servizio della squadra, che non era certo l’ultima in classifica. Al momento vorrei solo avere tutte le mie giocatrici sane, per riuscire a lavorare bene: per questo confido anche nella sosta”.
Cavallo, inoltre, affiancato anche dai membri di staff e dirigenza, torna a parlare di progetto. “L’obiettivo della società è quello di ripartire pian piano per ritornare ai vertici. Vogliamo ricreare un percorso, cambiando qualcosa ogni anno. Per questo è importante tornare al più presto ad un clima di serenità. La nostra è una società che ha radicato il basket in città. Lo scudetto? Dal punto vista soddisfazioni posso dire che sono state immense, ma ci ha portato zero sponsor e tutte hanno chiesto un aumento del 30% di stipendio. Noi non ci possiamo considerare nella fascia di squadre che usano tanti soldi per arrivare in alto: noi possiamo farlo solo con il lavoro e con le persone. Ha sbagliato chi pensa che siamo Napoli, Venezia o Schio.
Il nuovo coach ci può aiutare a sviluppare un percorso così e ci aiuterà a far crescere anche il settore giovanile. Il nostro scudetto è fare bene la A1, ripartendo ogni anno. Non vogliamo fare la fine di chi ha vinto è poi è scomparso”, spiega, ragionando sui parametri economici.
Infine una stoccata al gruppo: “Deluso dalle ragazze? Un po’ sì, perché nella vita se sei pagato devi dare il meglio anche se non c’è un clima perfetto intorno. Non siamo una società – prosegue – dove venire qui a fare turismo sportivo o stagionale: nemmeno le più grandi giocatrici possono pensare di venire qui a passare la stagione. Io, per esempio, ero favorevole a far fare a Dotto la sua esperienza, per dire. Qua si tratta di ritornare ad una situazione di dignità complessiva”.
La scelta del nuovo coach, in sostanza – come ricordano tutti in coro – è stata fatta anche per togliere alibi alla squadra: “Non l’abbiamo fatta a cuor leggero, – conclude Cavallo – ma è stata necessaria per responsabilizzare la squadra: qualcosa non funzionava, evidentemente. L’allenatore però non è stato sollevato perché ce l’ha chiesto la squadra. Lo abbiamo fatto per togliere un alibi alle ragazze. Ora sanno con certezza che anche l’anno prossimo il coach sarà Serventi e sono sicuro che molte di loro rifioriranno”.

Paolo Lazzari

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