Lutto nel mondo del calcio per la morte di Egiziano Maestrelli. L’imprenditore di origine empolese, 80 anni, patron della catena di supermercati Superal, è stato presidente della Lucchese dal 1986 al 1999. Cordoglio è stato immediatamente espresso dalla società, che ha pubblicato una nota sul suo sito internet: “La As Lucchese Libertas – si legge – desidera esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Egiziano Maestrelli, scomparso questa mattina. Lo storico patron ha guidato con grande successo il club fino al gennaio ’99, conducendo i rossoneri dalla C2 alla B e sfiorando anche la promozione nella massima serie. Sono ancora vivi nella mente e nei ricordi di tutti i tifosi rossoneri le grandi vittorie di quel periodo, suggellato dallo splendido successo in Coppa Italia di Serie C, nel 1990. La società rossonera si sta già adoperando per poter osservare un minuto di silenzio nella prossima partita casalinga”. 

Il periodo in cui Maestrelli è stato al timone è stato davvero uno dei più floridi per il club rossonero. Nove anni ininterrotti in serie B non si mandano in archivio con disinvoltura: negli occhi dei tifosi, sono ancora ben scolpite le imprese di Roberto Paci e compagni. Non meno importanti le promozioni conseguite: quella dalla C2 alla C1 (con Melani in panchina, ndr) e quella, ancor più significativa, dalla C alla B nel 1990, sotto la guida di Orrico. Con Maestrelli presidente, i rossoneri sfiorarono in due occasioni anche la terza e più prestigiosa promozione: nelle stagioni 1990-91 e 1995-96 la Lucchese arrivò ad un passo dalla serie A. Nel 2013 la Lucchese lo insignì della nomina di presidente onorario. Anche oggi, commentando le vicende della Lucchese, resta diffusa tra i tifosi rossoneri la frase “Sono finiti i tempi di Maestrelli”: un chiaro riferimento al periodo più luminoso mai vissuto dal club.