Calcioscommesse, Galli: “Pene severe per chi è implicato”

“Come finirà? Temo che si tratterà dell’ennesima bolla di sapone. Sbatteranno il mostro in prima pagina e poi sarà come se nulla o quasi fosse accaduto”. E’ duro il commento del direttore dell’area tecnica della Lucchese, Giovanni Galli, dopo il cataclisma calcioscommesse che per l’ennesima volta, oggi montando dalla Lega Pro, funesta il gioco più seguito in Italia. Un gioco che, quella di oggi ne è l’ennesima riprova, allinea interessi sovente oscuri, se è vero che decine, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club, sono finiti nella rete dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il nuovo capitolo della vicenda che ammorba il calcio italiano si consuma così, con oltre 70 indagati e 50 ifermi emessi dai magistrati di Catanzaro nell’inchiesta Dirty Soccer. Tra le 21 province italiane in cui sono state effettuate le perquisizioni non figura, è bene evidenziarlo, quella di Lucca. “Ci vogliono pene pesanti – prosegue Galli – sanzioni concrete. Io sono per il principio di innocenza fino a prova contraria, ci mancherebbe, ma una volta che sono stati consumati tutti i gradi di giudizio bisogna applicare pene esemplari. Ricordo che questa è la quarta volta che accadono fatti del genere in Italia: è chiaro che se una persona viene inibita per 6 mesi e poi torna in gioco il sistema non si arresta. Una volta accertata la colpevolezza servono anni di galera, ecco cosa”.
Tra le gare finite sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero anche alcuni incontri del girone B di Lega Pro, quello dei rossoneri: “Ma per noi non cambia nulla – spiega il direttore – l’inchiesta non ci tocca. La giustizia farà il suo corso e spero che questo sistema venga smontato una volta per tutte”.
Galli invece non si sbottona più di tanto, inevitabilmente, in chiave mercato: “Galderisi? Ha subito un piccolo intervento – ricorda – e fino a ieri aveva febbre alta. Stasera invece è a Verona per una festa del club in cui ha militato. Lo vedrò domani e sarà l’occasione per parlare di tutto: adesso non posso dire di più. Espeche rinnova e diventa capitano? Può essere, ma è ancora presto per parlarne”.

Paolo Lazzari

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