Festival Pucciniano, pubblico in aumento del 25%

Una edizione “stellare”  da incorniciare quella del Festival Pucciniano che si è conclusa a Torre del Lago con la rappresentazione de La Bohème di ieri sera (30 agosto). Una stagione particolarmente ricca di eventi che ha preso il via il 9 luglio e che per due mesi ha richiamato pubblico da tutto il mondo per assistere agli  spettacoli proposti dalla Fondazione Festival Pucciniano.

La straordinaria partecipazione di pubblico,  55 le nazioni di provenienza  degli spettatori del Festival Puccini 2017 con un deciso trend di crescita di pubblico straniero, da sempre il fiore all’occhiello del  Festival Puccini, l’eccezionale visibilità massmediatica, anche all’estero, la presenza di delegazioni e ospiti istituzionali prestigiosi oltre ad un nutrito parterre di Vip  sono elementi concreti e tangibili che fanno del Festival Puccini  un evento straordinariamente partecipato, conosciuto ed apprezzato.
17 serate d’opera oltre a concerti, mostre, conferenze che hanno richiamato nel Teatro di Puccini 25 mila spettatori paganti con un incremento del 25% rispetto alla edizione dello scorso Festival. Questo il dato  più significativo dal punto di vista  quantitativo che emerge dal primo consuntivo della stagione 2017. Il botteghino registra, complessivamente,  oltre 1.300.000 euro di incasso ripartiti tra le opere in cartellone di una edizione dalla forte connotazione internazionale dedicata alla Francia.
Una  proposta artistica di grande impegno oltre che di elevata qualità artistica con ben 4 compagnie artistiche straniere ospitate, provenienti da:  Francia con l’Orchestra Filarmonica del Teatro di Nizza;  Cina con la Compagnia del China International Opera, che ha portato a Torre del Lago oltre 190 persone tra artisti e tecnici per la messa in scena di Madama Butterfly e per la presentazione,  in prima assoluta per l’Europa,  dell’opera contemporanea La lunga marcia; dalla Corea, SolOpera Company di Seoul che ha realizzato un Gala lirico dedicato a Puccini e all’opera contemporanea coreana; dalla Russia la Compagnia del Teatro Novaya Opera che ha chiuso questa edizione con le rappresentazioni di La Voix Humaine, La Traviata e La Bohème per la prima tournèe italiana del  teatro moscovita che ha impegnato oltre 170 persone  tra artisti e tecnici. Numerosi i concerti a Torre del Lago e nelle altre location del festival tra cui ricordiamo i concerti lirici a Villa Paolina realizzati anche con la Fundacion Incanto di Managua istituzione  fondata in collaborazione con la  Fondazione Festival Pucciniano per la formazione di artisti nicaraguensi; tra gli eventi di prestigio si annovera poi il Concerto sinfonico dell’Orchestra del Festival  Puccini realizzato il 27 agosto sul palcoscenico della Versiliana a suggello dell’intesa tra il Comune di Viareggio ed il Comune di Pietrasanta per l’integrazione e la promozione dei due festival, nell’ambito della quale le due istituzioni hanno anche realizzato una campagna congiunta di promozione. Non è mancata nemmeno la collaborazione con i maestri del Carnevale di Viareggio che hanno contribuito a realizzare l’evento cloud del Festival Puccini, ovvero l’apprezzata nuova produzione di Turandot che ha visto il debutto di Alfonso Signorini e la direzione del presidente della Fondazione Festival Pucciniano  Alberto Veronesi. Un nuovo allestimento dell’incompiuta di Puccini in coproduzione con il teatro nazionale della Georgia accolto sin dalla prima rappresentazione da unanimi consensi richiamando a Torre del Lago numerosi inviati dei mezzi di informazione e un nutrito parterre di  ospiti Vip.  Molto apprezzate dal pubblico tutte le altre proposte artistiche, Tosca per la regia di Enrico Vanzina, la Boheme per la regia di Maurizio Scaparro, la Rondine per la regia di Pamel Kartaloff oltre alla prima assoluta dell’opera da camera contemporanea Jeanne D’arc.
Un anno straordinario il 2017 per la Fondazione Festival Pucciniano che ha preso avvio con l’eccezionale tournèe in Iran la prima istituzione musicale occidentale a suonare musica occidentale nella capitale iraniana dopo la rivoluzione degli ayatollah. Il Festival ha esportato le sue produzioni in Nicaragua, per il  secondo festival Puccini dell’America latina, in Corea dove è stata messa in scena l’applauditissima produzione di Madama Butterfly  firmata da Kan Yasuda e per la regia da Vivien Hewitt  e in Ungheria dove è stata messa in scena Junior Butterfly nell’ambito del prestigioso  festival Bartok di Miskolc  produzione del Festival Puccini, sequel di Madama Butterfly che racconta la vita del  figlio di Cio Cio San e di Pinkerton.
Punto di forza delle interpretazioni operistiche sul palcoscenico del Festival a fianco di grandi nomi  del panorama artistico internazionale  da Piotr Beczala a  He Hui, a Martina Serafin, Donata D’annunzio Lombardi, Stefano La Colla, Karine Babajanyan, Carmen Giannattasio,   solo per citarne alcuni,  sono stati gli Artisti formati a Torre del Lago con i Corsi di perfezionamento dell’Accademia del festival Puccini; oltre 20 giovani artisti chiamati a  sostenere ruoli in varie produzioni ed in particolare a certificare il successo di La Rondine nell’edizione del centenario per la regia di Pamel Kartaloff sovrintendente dell’opera nazionale di Sofia.
Verso il 2018. La Fondazione Festival Pucciniano ha inviato proprio oggi,  all’indomani dell’ultima recita della stagione 2017,   alla fidelizzata  rete di tour operator il calendario del 64° Festival  che si svolgerà dal 14 luglio e che renderà lo speciale omaggio alla Spagna e ai paesi di lingua spagnola.
Uno speciale gala di inaugurazione, un grande evento  è in programma poi il 13 luglio, mentre il  calendario 2018 prevede nuove produzioni di Tosca e Madama Butterfly, continuando la collaborazione  con il Teatro Nazionale di Tiblisi (Georgia). Tra le nuove proposte del cartellone 2018 spicca poi un nuova produzione de Il Trittico per la celebrazione del centenario della prima rappresentazione. Il programma prevede poi  la  ripresa di Turandot,  di La Boheme con le scene di Luciano Ricceri e,  a cura dei Teatri Ospiti, le messe in scena di Manon Lescaut,  Turandot, la Bohème.
Con gli artisti dell’Accademia del Festival Puccini, la Fondazione Festival Pucciniano  proporrà nel suo originale cartellone  una Zarzuela, l’operetta spagnola,  genere intermedio fra il dramma e l’opera,  simile all’opéra comique francese, all’operetta italiana. E per valorizzare il compositore Giovanni Pacini protagonista della vita culturale viareggina del suo tempo l’opera “Il Convitato di Pietra”  che vide la sua  prima rappresentazione  proprio a Viareggio in occasione del  Carnevale del 1832  e ripresa  in tempi moderni al Festival Rossini in Wildbad, in Germania nel  2008 e nel  2015 al Teatro Verdi di Pisa e al Teatro di San Girolamo di Lucca.
A cavallo  tra luglio e agosto del  2018 la Fondazione Festival Pucciniano si prepara ad una importante tournée in Finlandia al prestigioso Festival di Savonlinna che vedrà impegnati Solisti,  Orchestra e Coro  del Festival Puccini, oltre a tecnici   per  6 recite di due titoli puccini di grande appeal Turandot  e Tosca sotto la  direzione del Maestro Alberto Veronesi presidente della Fondazione Festival Pucciniano. Tra le novità della programmazione 2018, allo studio,  la volontà di mettere in scena opere anche in spazi di Viareggio.
“Il primo elemento che mi preme evidenziare – ha sottolineato il sindaco Giorgio Del Ghingaro – è quello di aver fatto in questa sede (il Comune, ndr) la conferenza stampa conclusiva del Festival. Un gesto simbolico che sottolinea la stretta collaborazione fra Comune e Fondazione che questo anno si è compiuta in maniera perfetta”.
“Questa amministrazione – continua il primo cittadino – aveva chiesto ad inizio stagione varie cose. Prima di tutto collaborazione: da sempre andiamo sollecitando una regia unica rispetto alle iniziative e direi che abbiamo centrato l’obiettivo. Poi avevamo chiesto qualità. La qualità è indispensabile per avere grandi numeri e per competere con gli altri grandi festival lirici nazionali. E anche in questo siamo riusciti e l’aumento del pubblico del 25% lo dimostra. Era poi necessario uscire dalla “normalità”: creare qualcosa che attirasse il grande pubblico, che portasse il festival alla ribalta della stampa. Volevamo che del Festival si parlasse: così è stato. Abbiamo avuto una prima “gossippara” e attirato l’attenzione sul Festival ma soprattutto su Viareggio. Avevamo chiesto che si rimettessero a posto i conti e così è stato. La prospettiva di risanamento è alle porte. Insomma abbiamo fatto un gran lavoro di squadra e credo che questa sia la via giusta da portare avanti. Termino ringraziando tutti coloro che hanno permesso questa bellissima stagione, compresa la Regione Toscana nella persona dell’assessore Monica Barni, auspicando una stagione ancora migliore per il 2018”.
“Per il prossimo anno- conclude Del Ghingaro – avremo ancora più gente e ancora più ribalta”.

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