Accoglienza a Viareggio, assessore conferma in commissione indisponibilità della Cri

Nella riunione di questa mattina (31 agosto) l’assessore Gabriele Tomei ha aggiornato la commissione sociale sugli sviluppi di cui il Comune è a conoscenza con riferimento alla questione di via Sauro. Alla commissione erano stati invitati i cittadini del comitato, come concordato nell’ultimo consiglio comunale. L’assessore ha riferito di aver avuto conoscenza solo dopo il termine del consiglio comunale del 11 agosto scorso della lettera con la quale Croce Rossa comunicava alla Prefettura e al Comune che “al momento la situazione complessiva non permette una immediata accoglienza di cittadini immigrati”. Rispetto alla stessa comunicazione della Croce Rossa, l’assessore ha ritenuto necessario precisare alcune inesattezze ed in particolare che: L’edificio posto in Via Sauro non è mai stato “messo a disposizione del Comune”.

“Il Comune di Viareggio – si legge nel comunucato dell’amministrazione – non ha mai rivolto alla Croce Rossa né direttamente né indirettamente alcuna richiesta di accoglienza di richiedenti asilo né tantomeno sollecitato la messa a disposizione dei locali dell’abitazione sita in via Nazario Sauro. Nel mese di maggio l’amministrazione comunale è stata informata dalla stessa Croce Rossa della disponibilità che il suo consiglio direttivo aveva autonomamente già concesso alla Prefettura per aprire un Cas in via Sauro e conseguentemente di ospitare in quella sede fino a 20 persone. Sebbene non sia normativamente richiesta alcuna forma di autorizzazione, l’amministrazione comunale ha dato il proprio assenso politico all’operazione; Il Comune non è coinvolto (e non potrebbe in alcun modo esserlo) nella “gestione” del Cas, i cui dettagli fanno parte dell’accordo tra Croce Rossa e Prefettura. Tra la prefettura e l’ente gestore (Croce Rossa) sono stati pattuiti termini di riferimento e compensi di cui il Comune non ha avuto notizia (perché non doveva averne) ma che immagina coerenti con l’ordinario capitolato dei Cas che assegna agli enti gestori risorse in grado di coprire tanto i corrispettivi della messa a disposizione degli immobili, quanto le spese di personale e di gestione rese necessarie per far fronte ai servizi generici e specifici dell’accoglienza; Il Comune non ha mai ricevuto specifiche e formali richieste di “controllo dell’area, arredo urbano. Illuminazione, viabilità, informazione preventiva della popolazione e altri servizi accessori (ad esempio raccolta rifiuti) al fine di ridurre il prevedibile impatto sociale dell’accoglienza” alle quali, pertanto, non ha potuto dare risposta”.
“Durante la commissione sociale anche da noi richiesta e sollecitata, abbiamo appreso che la vicenda di via Nazario Sauro, dove era stata prospettata la possibilità di accogliere alcuni richiedenti asilo nei locali di proprietà della Croce Rossa, è da considerarsi chiusa in quanto non ci sono le condizioni per proseguire nel progetto”. Così commenta Luca Poletti, capogruppo del Pd Viareggio, dopo aver appreso la notizia dalle dichiarazioni dalla stessa associazione di volontariato. “L’invito – continua Poletti – è quello di gestire meglio la comunicazione su questo delicato argomento, invito rivolto alla stessa prefettura. Serve uno sforzo da parte di tutti per evitare strumentalizzazioni e, soprattutto, serve massima trasparenza nei confronti dei cittadini. In futuro, se ci saranno altri progetti, dovranno essere ben presentati e comunicati anche se Viareggio ha già fatto è sta facendo la propria parte. L’attenzione della Prefettura – conclude il capogruppo – deve essere rivolta in questa fase in Versilia al comune di Pietrasanta perché finisca questa situazione dove il sindaco Mallegni si rifiuta di accogliere i richiedenti e questo non è più accettabile”.
Alla commissione economia solidale di questa mattina (31 agosto) presieduta dal presidente Lippi, presente anche Massimiliano Baldini, capogruppo del movimento dei cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini.
“Il Presidente Lippi – spiega Baldini – contravvenendo ad una prassi costante in voga sin dall’inizio della consiliatura, non mi ha concesso di intervenire, non permettendomi di interloquire sull’argomento del Centro di accoglienza in via Sauro. Ciò, anche contravvenendo agli accordi presi nel corso dell’ultimo consiglio comunale dove era stata proposta proprio una commissione aperta sull’argomento per favorire la maggiore trasparenza ed il miglior confronto possibile. Sono rimasto basito che il presidente della Commissione possa aver assunto una tale decisione che frustra il contraddittorio ed il confronto proprio in merito ad un tema tanto sentito dalla città e di fronte ad una riunione tanto partecipata da cittadini ed interessati”.
“Detto questo, ascoltando l’assessore Tomei – continua Baldini – ho preso atto che anche l’amministrazione comunale ha interpretato la lettera del 10 agosto inviata dalla Croce Rossa alla prefettura, al sindaco e a quant’altri, come una revoca della disponibilità dell’immobile di via Sauro all’accoglienza dei migranti. Pertanto, almeno fino a prova contraria parrebbe che su via Sauro la vicenda sia chiusa. Ovviamente grazie alle iniziative dei cittadini e della nostra parte politica. Ho altresì preso atto che lo stesso assessore ha voluto precisare di non aver letto la lettera del 10 agosto della Croce Rossa se non dopo il consiglio comunale dell’11 agosto, invitandolo però a prestare maggiore attenzione prima di ogni consiglio comunale al fine di rendere tali consessi nella pienezza delle informazioni utili al dibattito. La prossima volta, assessore Tomei, apra la posta elettronica prima del consiglio e non dopo”. “Infine – conclude il capogruppo – torno a ribadire che, visto lo stato di dissesto del Comune di Viareggio ed il livello di insicurezza raggiunto come dimostrato dal susseguirsi di episodi costanti di violenza tipo Far West, non vi sono i presupposti per ulteriore accoglienza sia a Viareggio che a Torre del Lago Puccini. Ne prenda atto anche l’amministrazione comunale”.
Sul tema interviene anche la Lega Nord: “Nella preannunciata commissione sociale – dice il partito delle camicie verdi – in cui il velato tentativo di chiudere il sipario in sordina, sull’accoglienza in generale e in via Sauro in particolare, sminuendo le iniziative dei cittadini e dei consiglieri di opposizione e i momenti di meno velata mancanza di democrazia quando è stata fatta valere la regola, scarsamente in uso in commissione a Viareggio, di non permettere l’intervento di consiglieri capogruppo, ma non membri della Commissione in oggetto, la consigliera Pacchini membro di diritto della commissione stessa e che esprime la propria solidarietà al consigliere Baldini e alla consigliera Pacilio, ha posto l’accento oltre che sulla mancanza di “condivisione” da parte dell’amministrazione versoi propri cittadini sulle tematiche sociali volte all’accoglienza, così come ripetutamente denunciato anche in consiglio comunale, anche sulla scarsa disponibilità a rispondere alle interrogagazioni e alle richieste atti nei tempi previsti. L’assessore di riferimento, che avrebbe dovuto rispondere ai sensi degli articoli 28 e 29 del regolamento del Consiglio, ha dichiarato di non averne ancora avuto visoone, probabilmente perché “protocollata intorno a Ferragosto”. Lo stesso ha inoltre sommariamente risposto su quanto intercorso tra prefettura, Comune e Croce Rossa, sminuendo la responsabilità del Comune ma, la capogruppo della Lega, disponendo di un documento datato 7 luglio (in allegati alla richiesta atti protocollata il 16 agosto) in cui la Croce Rossa forniva la propria “disponibilità” a collaborare con prefettura e amministrazione comunale, lasciando a quest’ultima le considerazioni generali e specifiche sull’accoglienza, vista la “particolare” localizzazione della struttura in sua disponibilità, ne ha chiesto riscontro. A tale richiesta, per ammissione stessa dell’assessore, veniva dato con soddisfazione l’assenso”.

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