Ercos Ponsi, entro metà aprile serve accordo su esuberi

Si è svolto stamani (22 marzo) negli uffici del centro regionale per l’impiego il primo incontro della fase istituzionale della vertenza Ercos Ponsi di Massarosa.
In discussione, com’è noto, ci sono 17 licenziamenti che, se confermati, decreteranno un ridimensionamento tale da compromettere il futuro dello stabilimento versiliese.
”L’incontro – spiega Nicola Riva della Fiom Cgil Versilia – ha avuto carattere interlocutorio con alcune aperture da parte dell’azienda, che si conferma orientata a procedere con la riduzione del personale. Nel merito, si è discusso della riduzione del numero dei lavoratori coinvolti, che passano dai 17 iniziali a 13 e delle condizioni possibili per la definizione di un accordo, che passano dal piano industriale e da criteri che corrispondano all’eventuale disponibilità volontaria che dovrebbe essere incentivata economicamente dall’azienda”.


L’azienda ha inoltre nuovamente rappresentato la propria disponibilità a riconoscere un’indennità forfettaria per chi accettasse di trasferirsi a lavorare negli stabilimenti di Brescia.
”Come sindacato – spiega Riva – abbiamo ribadito che è condizione imprescindibile confermare i contenuti del piano industriale triennale presentato nei giorni scorsi e che gli eventuali esuberi siano individuati con il criterio prioritario della volontarietà. In conclusione, l’azienda ha ribadito la propria volontà di raggiungere un accordo prevedendo degli incentivi in mancanza dei quali, entro metà aprile, procederà unilateralmente ai licenziamenti secondo i criteri previsti dalla normativa di legge. Il responsabile della conduzione della vertenza del centro regionale per l’impiego, ha quindi deciso di riconvocare le parti per un successivo incontro entro metà aprile, alla presenza dell’unità di crisi della Regione Toscana per l’eventuale ratifica di un’intesa. Resta quindi stretto il sentiero da percorrere nei prossimi giorni, quando le parti si incontreranno nuovamente presso gli uffici di Assindustria a Lucca per cercare ancora i margini utili a definire il possibile accordo”.

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