M5S: “Migranti a Pietrasanta, colpa di chi non ha affrontato la questione”

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“Siamo prossimi ad ospitare, in base alle vigenti leggi e trattati internazionali, un certo numero di persone e ciò viene accolto con preoccupazione da una parte della cittadinanza. Preoccupazione in parte legittima ma che nasce dall’inerzia colpevole di amministrazioni miopi che invece di governare un fenomeno inesorabile hanno preferito voltarsi dall’altra parte o utilizzare un fenomeno di migrazione di massa per la propria carriera politica personale, azzuffandosi con i pasdaràn dell’accoglienza ad ogni costo, e senza proporre alcuna soluzione razionale e sostenibile”. Lo dice M5S Pietrasanta.

“Oggi il cittadino di Pietrasanta, inerme, si trova preso tra due fuochi, la sinistra – prosegue la nota – che ci ha traghettato in questa folle situazione dove l’unico che ci guadagna è il privato e non certo i profughi, e le destre locali pronte a sdraiarsi per interposta persona, perché l’esperto in materia ormai ha raggiunto il suo prevedibile scopo. Il M5S è l’unico argine a questo folle muro contro muro tra sinistra e destra. La nostra soluzione, la distribuzione di micro gruppi ispirati alla proporzione prevista dalle norme nazionali e gestita interamente dal comune, è l’unica alternativa realistica. Esempio: una frazione di 1000 persone non può accogliere più di 3 profughi. Non ha senso un gruppo di 20 profughi in una frazione isolata di 130 anime. Inoltre il fenomeno deve essere gestito interamente dall’ente pubblico, sia per una questione di sicurezza ed integrazione che per la gestione delle risorse e dei profitti, che devono ricadere su tutta la collettività che ospita, e non sui conti correnti di società private che poi magari, come si è visto altrove, finanziano le campagne elettorali dei partiti. Vorremmo riportare la discussione a toni e proposte, come avviene nelle nostre assemblee ed incontri pubblici, e non ad estremismi e posizioni insostenibili che non spostano di un centimetro il problema e rischiano solo di esagitare animi già provati dalle evidenti difficoltà che la società ci pone di fronte in questo delicato periodo. È imbarazzante che Pietrasanta aspiri a diventare capitale della cultura se poi manca la civiltà; per citare un poeta di Fiumetto ‘se dalle macerie spunta un braccio, civiltà è scavare, non tagliare il braccio'”.

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