Partito Comunista: “Preoccupante la situazione del polo della nautica”

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“Si sta facendo sempre più preoccupante la situazione del polo industriale cantieristico della Darsena a Viareggio”. A sostenerlo è la Federazione della Versilia del Partito Comunista. “Noi comunisti abbiamo capito, ed è da molto tempo che lo diciamo – si legge in una nota -, che l’orientamento delle Regione, della Provincia e della politica locale, sia quello di un progressivo abbandono delle attività industriali nella Darsena viareggina per trasformare il porto in un mero approdo turistico. L’intenzione è quella di trasferire i cantieri nella zona dei Navicelli di Pisa o Livorno, come confermato dalle ultime vicende di Azimut Benetti, con una enorme perdita di know how e di lavoro ai danni di Viareggio. Il punto saliente delle questione non è tanto la trasformazione, ulteriore, di una quartiere di Viareggio da industriale a turistico ma la sordità della politica che imperterrita continua la propria opera non ascoltando la richiesta di lavoro dei cittadini”.

“Ai viareggini non è mai stato chiesto, direttamente, se vogliono diventare definitivamente una città a vocazione turistica, abbandonando anche l’ultima attività produttiva industriale della Versilia, o se vogliono continuare a produrre natanti di prestigio che primeggiano a livello mondiale – si legge ancora in una nota -. Gli accordi politici sono evidentemente altri e la critica dei consiglieri regionali, Fattori e Sarti, nei confronti del presidente della Regione Rossi centra perfettamente la questione facendo intuire che fare uno spezzatino del polo nautico, e della Darsena viareggina tutta, serve a privilegiare gli interessi di alcuni speculatori che potranno assicurarsi, a prezzi vantaggiosi, un porto. Ricordiamo infine che i posti di lavoro si sono conservati là dove si è investito in ricerca, ed un’industria come quella navale è sempre stata all’avanguardia nell’innovazione, per cui la cantieristica, se correttamente sviluppata, ha tutte le caratteristiche per conservare ed aumentare l’occupazione. E’ opinione di noi comunisti che la definitiva trasformazione di Viareggio in una città a vocazione esclusivamente turistica comporterebbe un’ulteriore inutile cementificazione della città ed una perdita di un’alternativa per la crescita”.

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