Cantiere sociale versiliese, presidio con il fascismo e tutte le guerre

Il Cantiere sociale versiliese ha promosso un presidio ieri (20 aprile) in piazza Cavour al mercato per invitare la cittadinanza a riscoprire l’importanza delle feste del 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, e dell’1 maggio, festa del lavoro. Dalle 17 alle 18,30 sono stati distribuiti numerosi volantini. Poi i partecipanti si sono spostati alla chiesina dei pescatori in Darsena per partecipare all’iniziativa unitaria Liberi di preparare la pace promossa da Anpi, Arci e Cgil. Poco prima delle 20 una delegazione del Cantiere sociale versiliese si è recata a deporre dei fiori a Largo Risorgimento alla memoria dei partigiani caduti esponendo lo striscione No War.

Il 25 aprile il Cantiere sociale versiliese come da tradizione promuoverà un pranzo sociale alle 13 (per prenotazioni telefonare al 339.2308509). La giornata prevederà alle 14,30 anche lo spettacolo Partigiane della Libertà di Attrice Contro. A seguire Madama Roma con stornelli romaneschi di Alessandra Magrini e Antonio Carboni alla chitarre. Sono previsti inoltre mostre, interventi, ludoteca per bambini e spazio fuori mercato con prodotti biologici.
“Con queste mobilitazioni – dicono dal Cantiere sociale versiliese – ci siamo prefissi l’obbiettivo di spiegare che la Resistenza è un esercizio quotidiano, questo era il titolo che accompagnava il nostro scorso 25 aprile in Cantiere e questa resistenza l’abbiamo esercitata giorno dopo giorno per fare cultura fuori dagli schemi del pensiero unico, per fornire servizi dal basso, per difendere il diritto al lavoro, il diritto all’abitare, il diritto alla salute difendendo ambiente e beni comuni. Il Cantiere Sociale Versiliese è uno spazio aperto e plurale, che poggia i suoi valori sull’antirazzismo, l’antifascismo, l’antisessismo e l’antiliberismo. Crediamo nella partecipazione e nell’autogestione avendo come ambizione l’autogoverno dei territori. Dopo anni di lotte siamo ancora qui a celebrare il 25 aprile per ricordare il sacrificio dei partigiani che seppero riscattare il paese dall’infamia nazifascista. Siamo consci che il 25 aprile fu solo una mezza liberazione e che fu immediatamente tradita dai partiti. Siamo però anche consapevoli che senza memoria non c’è futuro e il sacrificio di quei giovani, molti dei quali pagarono con la vita, rimane un esempio fondamentale per chi non accetta passivamente l’esistente e spera di trasformare ancora la realtà. Noi vogliamo ancora cambiare il mondo questo è il titolo che abbiamo dato a questo 25 aprile in cantiere. Lo vogliamo fare nonostante la repressione, nonostante la cappa di un’informazione servile verso i poteri forti e le caste e pronta a censurare o criminalizzare chi dissente. Vogliamo ancora credere nelle utopie perché senza di esse la politica diviene pura “governance” e i governi diventano solo maggiordomi delle multinazionali e delle banche. Vogliamo ancora credere che sia possibile resistere alle guerre dei vari imperialisti contro i popoli. Vogliamo fare in modo che le nostre vite, finalmente, possano valere più dei loro profitti. Per questi motivi celebreremo il 25 aprile e per questo ci mobiliteremo contro la prossime guerre che i padroni del mondo vogliono scatenare”.

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