“Sul diritto alla noia la consigliera Nardini prende un evidente abbaglio gridando al depotenziamento dei servizi. Non vorremmo che, in quanto a noia, sia lei che stenti ad abituarsi al nuovo ruolo in cui si trova ad operare dallo scorso 11 giugno”. Così l’assessore all’istruzione di Forte dei Marmi Anna Corallo che replica così alle accuse della consigliera Rachele Nardini sul tema dei centri estivi a Forte dei Marmi e sulla qualità dell’offerta formativa.

“Come amministrazione comunale – spiega l’assessore Corallo – abbiamo deciso di ripensare l’organizzazione dei centri estivi rispetto a quanto accadeva in passato. Il tutto per migliorare la qualità del servizio complessivamente offerto e che siamo convinti possa essere apprezzato dalle famiglie che sceglieranno di iscrivere i propri figli al Forte Campus 2018. Oltre alle attività sportive confermate e che verranno realizzate interamente sulla spiaggia si prevede, infatti, la realizzazione di tutta una serie di attività tenute in lingua inglese, ulteriore e qualificata novità di quest’anno, al termine delle quali verranno rilasciate idonee certificazioni. Verrà inoltre garantito ai ragazzi uno spazio per il tempo libero, scelta sostenuta in modo convinto dall’amministrazione comunale. Sono numerosi e documentati, infatti, gli studi di psicologia infantile, dei quali la consigliera Nardini può prendere conoscenza, che invitano a riflettere, genitori ed educatori, sull’importanza di garantire proprio del tempo libero ai ragazzi evitando di pianificare loro integralmente la giornata e privandoli della possibilità di scoprire in modo autonomo e spontaneo le proprie attitudini, i propri interessi, le proprie sensibilità”. “Una scelta sulla quale – conclude l’assessore Corallo – saremo, come su altre, giudicati al termine della legislatura. Se invece la consigliera Nardini vuole intervenire ogni qualvolta viene presentato un servizio scolastico contestando e strumentalizzando le motivazioni delle scelte di questa amministrazione, la invito a cercare altri canali per mantenere consensi e visibilità, altrimenti si rischia soltanto di perdere di vista l’interesse per il settore scolastico”.