Michelangelo al Forte, successo per la conferenza di Strinati

Una giubba rinascimentale, una calzamaglia, un cappello e un paio di calzari. Il professor Claudio Strinati parte proprio da questo semplice allestimento, in particolare dalle calzature, per dare inizio alla conferenza Michelangelo al Forte, organizzata dall’assessorato alla cultura in collaborazione con la Fondazione Villa Bertelli. E lo fa raccontando un aneddoto sul genio fiorentino: caduto da un’impalcatura, il non più giovanissimo Michelangelo fa voto di indossare sempre i calzari, pur di ottenere una guarigione completa. Sarà uno dei tanti episodi che verranno narrati ai presenti, nel corso dell’incontro, dal celebre relatore.

Michelangelo artista, Michelangelo uomo, Michelangelo genio assoluto: dalle parole di Strinati emerge un personaggio a tutto tondo, autore di opere immortali e di sfuriate altrettanto memorabili, capace di vivere in povertà, nascondendo in una cassa denari che gli avrebbero permesso una vita più che agiata. Claudio Strinati è stato capace di “rapire” il pubblico del Giardino d’Inverno grazie alla sua eccezionale capacità divulgativa, confermata dall’incontro a Villa Bertelli. Introdotto dalla puntuale presentazione della professoressa Anna Vittoria Laghi, Strinati ha incantato la platea alternando spiegazioni tecniche a racconti e aneddoti divertenti, rendendo Michelangelo e la sua arte accessibili e alla portata di tutti. Dalle inimicizie storiche dell’artista alle sue tecniche all’avanguardia, il professor Strinati ha reso omaggio alla complessità dell’autore del David narrandone le vicende in maniera semplice e diretta, dando adito alla fama di eccezionale divulgatore culturale che ormai lo precede.
Prima dell’incontro, Claudio Strinati ha visitato la mostra Il racconto della pittura. Arte a San Pietroburgo dalle Avanguardie agli anni 40, ospitata nelle sale espositive di Villa Bertelli. Accompagnato dal vicesindaco, Graziella Polacci, e dal presidente della fondazione, Ermindo Tucci, il professore si è detto compiaciuto dell’esposizione, definendola “un’operazione intelligente, culturalmente vincente per Forte dei Marmi”.

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