“La fine del nostro tempo”, a Viareggio il libro di Danilo Campanella

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Qual è la relazione tra la crisi mondiale e l’odierna politica internazionale? Che ruolo hanno le multinazionali con i sistemi di controllo di massa? Possiamo prevedere cosa ci aspetta nel prossimo futuro? A questi e altri interrogativi cerca una risposta l’ultimo libro di Danilo Campanella dal titolo La fine del nostro tempo, Dissensi edizioni, che verrà presentato dall’autore stesso domani (12 maggio) alle 17, nella sala di rappresentanza del comune di Viareggio.

Un libro che accompagna il lettore in un viaggio tra politica, filosofia e cronaca recente, in cerca delle ragioni sociali che stanno alla base della crisi del nostro tempo. Dalla geopolitica dell’antica Grecia a quella della Cina contemporanea, dalla politica dei principi di Aldo Moro alla Realpolitik di Henry Kissinger, dalle previsioni di Le Bon a quelle di Pasolini, Campanella traccia un percorso lucidissimo e documentato, in cui antiche glorie ideologiche vengono sostituite da nuovi meccanismi politici che, grazie alle nuove tecnologie, stanno cercando di formare un nuovo tipo di uomo: il soggetto di massa.
Danilo Campanella, vive e lavora a Roma, plurilaureato in filosofia, ad indirizzo etico-politico ha conseguito un Master in Geopolitica presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (Sioi), una laurea e una laurea specialistica in Filosofia presso la Pontificia università Lateranense, una Laurea Magistrale in Filosofia all’università degli studi di Roma Tor Vergata, e un dottorato in filosofia. E’ stato consulente per organizzazioni culturali e politiche. Ha fondato una rivista di studi scientifici multidisciplinari, Philomath News, e una rubrica di politologia Riflessioni politiche su Riflessioni.it.
Tra i suoi saggi si ricordano Nascita, apogeo e caduta di Sparta», Nuova Cultura, Roma 2007, La distruzione delle realtà sottili, Nuova cultura, Roma 2008, Aldo Morofilosofia, politica e pensiero, Edizioni Paoline.
Oltre all’autore, interverranno il vicesindaco Rossella Martina, Riccardo Roni, docente presso l’università di Urbino e presidente della sede lucchese della Società Filosofica Italiana, e Matteo Toscano, psicologo.

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