Sai chi voti, solo Tambellini ha mantenuto le promesse

Riparte il futuro ha lanciato la campagna Sai chi voti, assieme a 10 associazioni, per chiedere ai candidati sindaco alle elezioni amministrative del 2017 di impegnarsi ad adottare misure di trasparenza per prevenire la corruzione. Due erano gli impegni richiesti ai candidati eletti: audizioni pubbliche per nominare i super manager delle partecipate e l’agenda trasparente degli incontri. Allo scadere dei 100 giorni previsti, solo il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, li ha rispettati: l’associazione chiede a tutti gli altri sindaci che hanno aderito alla campagna di adempiere agli impegni presi quanto prima.

Sai Chi Voti è una campagna che si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare gli elettori a selezionare una classe politica competente e trasparente, liberando le città italiane da corruzione, clientelismo e conflitti d’interessi. In occasione delle elezioni amministrative del 2017, 119 candidati sindaco di 34 città hanno aderito a Sai chi Voti, impegnandosi a: pubblicare i dati relativi ai finanziamenti ottenuti in campagna elettorale in un’apposita sezione del loro sito web o, alternativamente, sulla loro scheda personale sul sito saichivoti.it, avendo cura di tenerla in costante aggiornamento; in caso di elezione, adottare – entro i primi 100 giorni dalla formazione della giunta – le audizioni pubbliche quale metodo per poter procedere alla nomina dei vertici aziendali e di controllo di società partecipate, enti, fondazioni, etc., la cui designazione spetta al sindaco; in caso di elezione, predisporre e mantenere in costante aggiornamento la propria Agenda pubblica degli incontri con i portatori di interessi e imporre tale obbligo anche ai loro assessori.
Dei 119 candidati che hanno aderito alla campagna, 13 sono stati effettivamente eletti. “Ci risulta però che solo Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca, abbia mantenuto l’impegno nei tempi concordati – afferma Federico Anghelé, responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro – I 100 giorni sono scaduti ma questo non cancella le promesse fatte: i sindaci che hanno promesso trasparenza devono rendere conto ai 32 mila firmatari della petizione che chiedeva loro un impegno concreto contro la corruzione. Non importa quanto tardivo sia il rispetto dei patti, ciò che conta è la sostanza: vogliamo vivere in città trasparenti e vaccinate contro la corruzione”.

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