Scalo merci a Castelnuovo, via iter per variante urbanistica

Nuovo passo avanti a Castelnuovo in vista della partenza dei lavori per la realizzazione del nuovo scalo merci. Un’opera da 4,5 milioni di euro (di cui 1,5 erogati dalla regione Toscana e 3 da Rfi, l’azienda del gruppo Trenitalia che gestisce la rete ferroviaria italiana) molto attesa non solo dalle aziende per ridurre i costi di trasporto ma anche dalla cittadinanza per trasferire su rotaia almeno una parte dei trasporti che adesso è svolta prevalentemente su gomma. Con una determina del 16 maggio, il Comune di Castelnuovo ha avviato il procedimento di gara per l’affidamento della redazione della variante urbanistica al piano strutturale comunale dell’area interessata dai lavori. Un incarico che sarà affidato a professionisti privati, previa gara a cui dovranno partecipare almeno tre soggetti diversi, con un costo complessivo per le casse comunali (inclusi oneri per la sicurezza e Iva) di poco meno di 50 mila euro.

Il protocollo per la realizzazione del nuovo scalo, che vede tra i firmatari il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Regione Toscana, la Provincia di Lucca, l’Unione dei Comuni della Garfagnana, il Comune di Castelnuovo Garfagnana e le aziende private Lucart e Mi.gra, prevede oltre alla realizzazione dello scalo in sè, altre opere accessorie, come la creazione del raccordo ferroviario con l’adiacente stabilimento della Lucart e l’adeguamento delle aree di scalo dei carri per le attività svolte dalla Mi.gra, oltre alla realizzazione delle opere per la messa in sicurezza della viabilità urbana che comporterà anche la chiusura del passaggio a livello di via Enrico Fermi. Dal protocollo d’intesa firmato tra i vari enti coinvolti, risulta che queste ultime opere accessorie sono di competenza del comune di Castelnuovo: da qui l’esigenza di mettere mano, prima di poter procedere con i lavori, ad una variante urbanistica.
Come spiegato nell’atto pubblicato sull’albo pretorio del Comune, trattandosi di una gara dall’importo inferire ai 40mila euro, l’ente di via Vallisneri potrà procedere all’affidamento diretto dei lavori senza dove passare da un’asta pubblica previa però un’indagine esplorativa mediante la richiesta di offerta ad almeno tre operatori economici. Questa procedura sarà attuata tramite la nuova piattaforma telematica regionale per gli acquisti della pubblica amministrazione Start.

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