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Addio a 55 anni alla collega Paola Nappi

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Per anni è stata un volto e una voce del telegiornale regionale della Rai, a cui era arrivata dopo anni di esperienza professionale tra carta e televisione, tra approfondimento e cronaca.

Paola Nappi è morta all’età di 55 anni nella sua città, Livorno, che tanto amava, nella serata di ieri (8 gennaio). Volto noto della cronache regionali della Rai, spesso l’attività professionale l’ha portata anche a seguire le vicende della provincia di Lucca e delle aree vicine, negli anni a cavallo del 2010, sempre con rigore professionale, ma anche con eleganza ed entusiasmo.
I più, anche tra i non addetti ai lavori, la ricorderanno per quel malore che la colse in un momento positivo della sua carriera professionale, mentre seguiva la vicenda della Costa Concordia per le varie testate giornalistiche della Rai. Il 13 febbraio del 2012, nel pomeriggio, mentre si trovava all’isola del Giglio, fu colta da un grave malore. Poi le cure in ospedale, il desiderio di ritornare alla professione e poi nel 2017 l’aggravamento delle condizioni di salute.
I funerali si svolgeranno venerdì (11 gennaio) alle 15 nella chiesa di Santa Lucia ad Antignano a Livorno.
Chi ha avuto modo di lavorare con Paola da collega e condividere con lei la fatica, le attese, le ansie dei tempi del lavoro giornalistico, ha avuto modo di apprezzarla per la passione e la serietà che la caratterizzava nel lavoro, ma anche per la capacità di anteporre sempre le persone alla notizia e alla voglia di fare il giornalista. Spontanea, capace e leale, Paola era la collega con cui ti auguri sempre di trovarti sui fatti di cronaca anche se è lì per una testata concorrente, perché da lei c’era sempre qualcosa da imparare.
Dopo la notizia della sua morte in molti hanno espresso il proprio cordoglio a cominciare dal presidente della Regione Enrico Rossi che la ha ricordata dicendo: “Ho conosciuto Paola Nappi nei giorni terribili della vicenda della Costa Concordia. E a lei e al suo infaticabile e prezioso lavoro che portò avanti in quelle interminabili ore sono legati alcuni dei miei ricordi più intensi”.
“Proprio allora – ha aggiunto Rossi -, quando da brava cronista non mollava il campo neanche per un minuto, ebbi modo di apprezzare la professionalità di Paola, la sua dedizione al lavoro e soprattutto le sue profonde doti umane che oggi mi portano a ricevere la notizia della sua scomparsa con particolare tristezza”.
Cordoglio per la scomparsa di Paola Nappi è stato espresso anche dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, dal presidente dell’Ast Sandro Bennucci e da tutti i componenti degli organismi dirigenti della Federazione nazionale della stampa e dell’Associazione Stampa Toscana. La notizia della scomparsa di Paola Nappi colpisce l’intera categoria e dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, il tipo di stress e di sacrificio ai quali sono sottoposti i giornalisti in prima linea. Ast e Fnsi si stringono al babbo di Paola Nappi, il nostro collega Roberto e a tutta la famiglia nel ricordo di una donna e di una giornalista solare, esempio di dedizione profonda al suo lavoro”. (ga.mo.)

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