Lucchese, 300 in corteo. Cori contro società e sindaco foto

“La Lucchese siamo noi”. E’ questo uno dei tanti slogan – che del resto fa il verso ad una trasmissione della tv dell’ormai ex patron Arnaldo Moriconi – apparso sugli striscioni in testa al corteo dei tifosi della curva rossonera per protestare sull’attuale situazione della società, tornata di nuovo in bilico dopo la cessione ad un euro ad una cordata di imprenditori capitanato da Aldo Castelli e, come noto, inviso alla tifoseria.

I giorni di stop alle partite non sono serviti a risolvere nulla, nonostante l’intervento a Lucca del presidente Figc, arrivato da Roma per incontrare Moriconi prima e il sindaco Tambellini poi. Tanti nodi restano irrisolti e oggi pomeriggio (20 gennaio) alla ripresa degli incontri sportivi, la tifoseria è scesa in piazza. Oltre 300 le persone che attorno alle 16,30 si sono ritrovate in piazza San Michele da cui è partito un corteo attraverso le vie della città. Qualche fumogeno acceso e cori di contestazione per riaccendere i riflettori sulla delicata situazione societaria di una squadra che resta come sospesa ad un sottile filo.
Il corteo, scortato dalle forze dell’ordine, ha percorso il cuore della città fino a Porta San Jacopo da dove attraverso i viali ha raggiunto il Porta Elisa per la partita contro la Pistoiese. All’arrivo allo stadio i tifosi si sono messi in fila per l’accesso senza disordini segnalati ma una volta in curva hanno sventolato gli striscioni di protesta e continuato a intornare cori contro la gestione societaria. “Via la merda dalla Lucchese”, hanno urlato i tifosi mentre in tribuna spiccava l’assenza dei dirigenti della società con una “parafrasi” di un malumore che hanno rivolto, negli stessi termini, anche contro il sindaco Alessandro Tambellini. In curva è stato collocato anche uno striscione contro Arnaldo Moriconi: “Mai con questi barboni”, c’era scritto con evidente riferimento all’ex patron rossonero, deus ex machina degli ultimi rivolgimenti societari. Poi durante l’incontro sono apparsi altri striscioni sempre contro l’ex presidente: “Arnaldo grazie di tutto” con la e di grazie disegnata con il simbolo dell’euro, e subito dopo la frase lapidaria: “Lucca merita rispetto”.

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