Video e elaborati sulle migrazioni, bando per studenti

Produzioni scritte e video sul delicato tema delle migrazioni. Saranno gli studenti e i loro lavori i protagonisti del nuovo progetto lanciato dall’Unione nazionale delle associazioni di immigrati ed emigrati. A presentare l’iniziativa oggi (31 gennaio) Donatella Buonriposi, in qualità di dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Lucca e Massa Carrara e Ilaria Del Bianco, presidente dell’associazione Lucchesi nel mondo, che aderisce all’Unaie.

Si tratta di un bando rivolto agli alunni di terza media e di quarta e quinta superiore, sia come singoli che a intere classi, che dovranno aderire al concorso entro fine febbraio e presentare il loro elaborato entro le ore 12 del 30 aprile, inviandolo alla Commissione giudicatrice. Ai vincitori e alla loro scuola di appartenenza sarà predisposto un premio in denaro. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire un momento di riflessione sull’attuale spinta alla mobilità che caratterizza il Sud del Mondo e anche il nostro Paese, con sempre più giovani che si trasferiscono all’estero per studio, per lavoro o per svolgere ricerca. Durante le recenti assemblee Unaie si è considerato il duplice aspetto del fenomeno migratorio, dall’essere emigranti dal paese di origine e immigrati nel paese di accoglienza, passando attraverso tutte le fasi dell’integrazione fino all’acquisizione del diritto di cittadinanza. A spiegare nel dettaglio le modalità del concorso la dottoressa Catia Bracciavento, organizzatrice: “Le classi terze della scuola secondaria dovranno produrre uno scritto di un massimo di 2.500 battute, mentre alle quarte e quinte della scuola superiore sarà data anche la possibilità di realizzare un breve video su dvd, della durata di dieci minuti”. “L’obiettivo è quello di fornire ai giovani strumenti critici di analisi su un fenomeno attuale come quello delle migrazioni. Viviamo in un mondo in movimento e i social alimentano l’odio e la cattiveria nei confronti del diverso – afferma Donatella Buonriposi -. Non vi è alcuna intenzione di influenzare, bensì di far sì che ognuno formi un proprio pensiero, basato sulla reale conoscenza dei fatti. Perché conoscere vuol dire attuare scelte libere” . “Il progetto – continua Ilaria Del Bianco – è un’occasione di riflessione e approfondimento anche su quello che gli spostamenti hanno significato per il nostro territorio. Noi lucchesi siamo chiusi nelle mura, ma dispersi nel mondo: il fenomeno migratorio ha cambiato il nostro approccio con l’esterno. Per questo sarebbe interessante coinvolgere le nuove generazioni sia della lucchesia, che all’estero, magari attraverso la comunicazione multimediale”. Conclude la Del Bianco: “Lo scopo è anche quello di rievocare una memoria storica, perciò mettiamo a disposizione i nostri centri di documentazione a tutti i ragazzi che volessero fare ricerca sul campo”.

 

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