Tambellini promuove Anas: assi, si deve andare in fondo

Attenzione alle problematiche ambientali, alle esigenze del territorio e alle opere di mitigazione. E’ questa la sintesi che del progetto degli assi viari redatto da Anas e presentato stamani (31 gennaio) a Firenze fa il sindaco di Lucca. Alessandro Tambellini cerca di smussare anche i toni del primo cittadini di Capannori che invece sul progetto mantiene la stessa posizione di contrarietà.
“Stamani – spiega Tambellini – abbiamo avuto modo di conoscere le linee generali che animano il progetto redatto da un gruppo di tecnici giovani e preparati che mi sono sembrati estremamente attenti alle caratteristiche dell’ambiente in cui l’infrastruttura andrà a collocarsi”. 

“Sono sicuro che l’elaborato definitivo che verrà inviato agli enti in forma ufficiale la settimana prossima sarà il frutto di un lavoro molto approfondito ed estremamente puntuale – dichiara il sindaco Tambellini –. Posso dire che sono state previste ingenti opere di compensazione per limitare l’impatto paesaggistico dell’opera, fra cui la piantagione di decine di migliaia di alberi. Il gruppo di progettazione mi ha particolarmente colpito per la profonda conoscenza del territorio, valutato addirittura strada per strada, frazione per frazione, intersezione per intersezione, con un lavoro non certo redatto sulle sole mappe di Google, ma fatto conoscendo i luoghi e teso a cogliere le problematiche paesaggistiche che esistono, risolte con numerose opere di mitigazione. Un progetto che, dalle anticipazioni che abbiamo avuto, è fondato su una notevole quantità di dati oggettivi. Anas si è dimostrata disponibile a discutere le eventuali osservazioni e le richieste di miglioramento che presenteremo. Ma appare chiaro che il tracciato resta quello già concordato: non possono essere accolte proposte che lo stravolgano dopo un lunghissima e articolata gestazione condivisa fra gli enti locali. L’asse nord sud è il primo e più importante lotto del Sistema tangenziale lucchese che direttamente o indirettamente coinvolge non solo Lucca e Capannori, ma anche Altopascio, Porcari e Montecarlo e l’intera Valle del Serchio. In particolare per la città di Lucca non è più tollerabile avere ogni giorno a trenta metri dalle mura più di duemila tir e mezzi pesanti. Per questo e per dare soluzione a un problema che si trascina da decenni, la politica deve farsi carico di portare in fondo, con gli opportuni miglioramenti questa opera alla quale non si deve rinunciare per il bene di intere collettività. L’interesse reale dei cittadini passa da visioni d’insieme che tengano conto del lavoro e della qualità di vita collettiva e del rispetto ambientale. Lucca e la Piana a fronte di uno sviluppo industriale e abitativo incomparabile con il passato, salvo limitatissime eccezioni, sono servite da un reticolo stradale ottocentesco adatto a barrocci e carretti, meno adatto alle esigenze della circolazione veicolare contemporanea”.

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