Tanti da Lucca a Milano per la marcia ‘People’

È presente anche una delegazione lucchese alla marcia di protesta dal titolo People-prima le persone in corso di svolgimento in queste ore a Milano. La delegazione, guidata dall’associazione Scuola ti voglio bene comune, vede la partecipazione dell’Osservatorio per la pace di Capannori e di Legambiente Viareggio e di semplici cittadini. Tra i motivi della protesta il no al Ddl Pillon e, in generale, a tutte le discriminazioni.

Un fiume di persone colorato, pacifico e allegro dalle 14 ha attraversato le vie di Milano. Partita alle 14 da via Palestro, la lunghissima passeggiata nel centro della città meneghina ha visto l’adesione di tantissime persone. Non sono ancora noti i numeri della manifestazione, ma gli organizzatori puntano a superare il muro delle 700mila presenze. 700 i Comuni aderenti, 20 presenti in piazza anche con il gonfalone e gli assessori, fra questi quello di Riace. Tanti i politici, leader nazionali e segretari generali di sigle come Cgil, Cisl, Uil, Arci, Emergency, Amnesty International e Medici senza frontiere. Tutti insieme per sfidare il governo e ribadire i diritti delle minoranze: dai migranti, all’universo lgbt, dai disabili alle donne. Il messaggio che emerge da questo grande “serpentone umano” è che un’altra politica è possibile. 
“Diamo vita a una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone – si legge nell’appello lanciato dagli organizzatori della manifestazione -. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l’odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà. Noi siamo per i diritti e per l’inclusione. E nel ribadire prima le persone diciamo che servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità. Noi ci battiamo per il riscatto dei più deboli e per scelte radicalmente diverse da quelle compiute sino a oggi in materia di immigrazione, politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà. Vogliamo mobilitarci insieme per un’Italia e un’Europa più giuste e aperte. Perché ciascuno di noi è prima di tutto persona”.

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