Spaccio in carcere: indagato ex assistente capo

Spaccio di droga all’interno del carcere di San Giorgio, indagati in due. Si tratta di un assistente capo di polizia penitenziaria e di una cittadina di origini sudamericane. L’uomo, V.P., 45 anni, difeso da un avvocato di Santa Maria Capua Vetere, è stato sospeso dal servizio in attesa del completamento dell’iter giudiziario a suo carico.

I fatti risalgono al 2018. Dopo essere stato arrestato a maggio dello scorso anno è stato successivamente posto ai domiciliari e attualmente è sottoposto all’obbligo di firma e di presentazione alla forze di polizia nella sua città di residenza. I due indagati fanno parte di un’inchiesta più ampia della procura di Lucca che vuole far luce su un vorticoso giro di spaccio di sostanze stupefacenti in città. Le loro posizioni dei due soggetti coinvolti nel giro di spaccio in carcere sono state stralciate e ora al termine delle indagini preliminari gli inquirenti sono pronti a chiederne il rinvio a giudizio.
All’epoca dell’arresto l’uomo, dopo alcuni giorni. avrebbe ammesso le sue responsabilità e confessato tutto alle autorità giudiziarie facendo anche ritrovare nel mese di giugno circa 50 grammi di hashish nel suo armadietto di lavoro all’interno del carcere. In tutto l’uomo, con la complicità della sua coindagata avrebbe spacciato hashish, per un totale di circa 140 grammi, da febbraio ad aprile del 2018, cedendolo ad alcuni detenuti che sono stati identificati dagli investigatori. La donna, A.C.S., 37 anni, di origini straniere ma residente in provincia, sempre secondo l’accusa avrebbe venduto la droga all’assistente di polizia penitenziaria che a sua volta l’avrebbe rivenduta ai detenuti. Questo giro di spaccio sarebbe venuto fuori dalle indagini già esistenti delle forze dell’ordine che, in questo caso specifico, hanno collaborato anche con gli uomini della polizia penitenziaria e con i vertici direzionali e amministrativi del San Giorgio.
L’iter giudiziario per i due indagati proseguirà davanti al gup del tribunale di Lucca per le decisioni del giudice dopo le richieste degli inquirenti e le repliche degli avvocati difensori.

Vincenzo Brunelli

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