Elezioni Consorzio, la neomaggioranza: “Angelini si dimetta dopo la batosta”

Consorzio di Bonifica, dopo il voto è ancora polemica. È duro l’intervento della lista Ambiente, sicurezza, sviluppo, che ha vinto nettamente alle elezioni consortili di venerdì e sabato scorsi, che se la prende con il capolista della lista sconfitta Fortunato Angelini. “Non gli è bastata – si legge in una nota – l’ennesima batosta elettorale. Il vecchio presidente del Consorzio del Massaciuccoli Fortunato Angelini inizia il dopo elezioni esattamente nello stesso modo con cui si è comportato in questi cinque anni di minoranza nell’assemblea consortile: con polemiche inutili e infondate, che ottengono l’unico risultato di gettare discredito sul Consorzio 1 Toscana Nord, sui suoi dipendenti e sulle sue maestranze. Il risultato delle urne è stato chiaro e netto: per Angelini si tratta di una nuova bocciatura, stavolta senza appello, rispetto alla sua proposta di gestione amministrativa che i cittadini, ancora una volta, hanno giudicato del tutto inefficace. Per questo, il consigliere Angelini dovrebbe avere la dignità di prendere atto del responso, e rassegnare le dimissioni dall’assemblea consortile”.

“Angelini dovrebbe avere, per una volta, l’onesta intellettuale di riconoscere che nel lontano passato in cui era lui il presidente del Consorzio del Massaciuccoli, mai è riuscito ad ottenere una partecipazione al voto neppure paragonabile a quella registrata nei giorni scorsi – attacca la lista Ambiente, sicurezza, sviluppo – E questo perché, quando lo gestiva lui, il Consorzio era un esempio di inefficienze e sprechi: era un ente lontano dai cittadini, chiuso, sicuramente non orientato alle esigenze degli utenti. Stavolta, per le elezioni del Consorzio 1 Toscana Nord, si sono recati ai seggi pressoché la metà del totale degli elettori di tutti i sei Consorzi toscani: e potevano sicuramente essere di più, se la lista della minoranza, guidata proprio da Angelini, fosse stata un minimo più credibile, e fosse riuscita a mobilitare un numero di cittadini almeno un po’ superiore alle pochissime preferenze invece totalizzate. Nella ricerca spasmodica di un’impossibile rivincita personale, che non è arrivata e mai arriverà, il vecchio presidente del Consorzio del Massaciuccoli ha preferito tradire la sua intera storia politica, prestandosi ad una discutibile operazione elettorale: una vera e propria “ammucchiata”, di vecchi politici di professione. Non prendendo in giusta considerazione l’ammonimento di Italo Calvino: “Nella vita si è ricordati per l’ultima cosa che si è fatto”. L’invito che gli facciamo, adesso, è ad un sussulto di dignità: si dimetta dal ruolo di consigliere in assemblea consortile”.

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