Civiche Santini: “Festival volontariato ignora Bertolucci”

Nessun evento o momento dedicato alla memoria di Maria Pia Bertolucci, la governatrice della Misericordia di Capannori, scomparsa recentemente al festival del volontariato: per Siamo Lucca e Lucca in Movimento “una mancanza grave”. “La nostra città accoglie in questi giorni una nuova edizione del Festival del Volontariato, ma nel programma non c’è traccia di un ricordo di Maria Pia Bertolucci: una grave e ingiustificabile dimenticanza. Non possiamo che essere stupefatti e sbigottiti – commentano i consiglieri comunali Remo Santini, Serena Borselli, Cristina Consani, Serena Borselli, Alessandro Di Vito, Enrico Torrini -. Al momento della morte della Bertolucci, ci fu una gara ad esaltarne le doti e ad annunciare che si sarebbero fatte iniziative in sua memoria, che richiamassero il suo impegno e non facessero disperdere il patrimonio della sua esperienza”.

“Ma a nemmeno tre mesi dalla sua scomparsa – proseguono -, con l’occasione della nuova edizione del Festival, nessuno ha pensato ad inserire ad esempio un convegno o una tavola rotonda che ne parlasse o fosse a lei intitolato, oppure un ricordo ufficiale dell’impegno fondamentale di questa donna con una breve cerimonia, o ancora una semplice dedica sul fitto programma di dieci pagine che illustra tutto ciò che accadrà durante la rassegna. Invece nulla. In queste dieci pagine non è nemmeno citata”. Le liste civiche ritengono il fatto davvero inspiegabile. “Maria Pia, partendo dalle esperienze locali come Capannori e Lucca, nella sua vita è arrivata a ricoprire i più importanti incarichi: da vice presidente vicaria del Cnv (Centro nazionale del volontariato), a membro del direttivo nazionale della Misericordia, incarnando di fatto una delle figure di maggiore rilievo italiano del terzo settore – concludono i cinque consiglieri comunali -. Come è possibile dunque che nel Festival che parte oggi non si sia trovato uno spazio per lei? La circostanza è grave e profondamente irrispettosa. Gli organizzatori dovrebbero chiedere scusa alla città e alla famiglia, oltre che trovare un modo per rimediare. Certo, non è solo con le celebrazioni ma soprattutto con l’azione quotidiana che si puo’ lavorare per non disperdere il testamento spirituale e morale della Bertolucci, ma in questo caso una commemorazione era doverosa. Oggi con questa nota, e con il Festival in pieno svolgimento ma in preda ad amnesie, Maria Pia la ricordiamo noi”.

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