Rene scambiato per sbaglio, sentenza il 10 giugno

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E’ finita con l’udienza di questa mattina (20 maggio) la fase dibattimentale del progetto per un clamoroso caso di mala sanità. E’ attesa per il prossimo 10 giugno la sentenza sul caso del rene scambiato per errore in un trapianto eseguito all’ospedale San Luca, dove l’organo sano fu asportato all’imprenditore 59enne di San Ginese, Guido Dal Porto. La vittima, attraverso il suo legale di fiducia Veronica Nelli, ha chiesto un milione e quattrocentomila euro di risarcimento danni e 600mila euro di provvisionale. Questa mattina sono concluse le arringhe della difesa e il giudice ha aggiornato il processo al prossimo 10 giugno, data per la quale è attesa la sentenza.

Un caso finito alla ribalta delle cronache nazionali, il cui primo grado di giudizio volge ormai al termine. Il pm Elena Leone, titolare delle indagini, ha chiesto la condanna a tre anni e mezzo per la radiologa Claudia Gianni, che aveva refertato la Tac, sbagliandosi, per l’accusa, a trascrivere l’organo da rimuovere, commettendo un errore di scambio del lato destro per il sinistro. Il pm ha chiesto invece quattro anni e mezzo per i due urologi alla sbarra: si tratta di Stefano Torcigliani, il medico che compì l’intervento del 14 aprile del 2016 all’ospedale San Luca e Giuseppe Silvestri, medico che era presente in sala operatoria come secondo operatore.
Il giudice ha rinviato le repliche della difesa al prossimo 20 maggio, data in cui probabilmente arriverà anche la sentenza di un processo che si è sviluppato dalle indagini dei carabinieri del Norm di Lucca e del Nas di Livorno a cui la procura affidò gli accertamenti del caso dopo la denuncia presentata dall’avvocato di Dal Porto. Il caso era scoppiato circa un mese dopo dall’intervento, quando era emerso, in vista di un controllo, l’errore commesso durante l’operazione. I medici dell’Asl con personale per il sostegno psicologico si erano recati a casa di Dal Porto, dando la drammatica notizia. Subito l’imprenditore si rivolse al suo avvocato di fiducia, che presentò un esposto. Da qui l’apertura dell’indagine.

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