Maturità, prima prova ok: “È l’orale a preoccuparci” foto

Prima prova andata. Niente traccia sull’ambiente né sui diversi anniversari, come in molti avevano pronosticato. Ungaretti, Sciascia, istruzioni per l’uso del futuro, l’illusione della conoscenza, l’eredità del Novecento, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Gino Bartali. Sono questi i temi e i protagonisti scelti dai ragazzi a Lucca, in maniera molto variegata tra loro. Alcuni avrebbero preferito i temi delle simulazioni ritenuti più attinenti ai programmi scolastici, mentre per altri le tracce di questa mattina (19 maggio) sono state più interessanti. Tra dubbi e perplessità generali c’è anche qualche nostalgico del tema storico e della terza prova. Nuova formula anche per la seconda prova, che vede i ragazzi cimentarsi in due materie di indirizzo. L’orale, invece, rimane un’incognita per molti studenti e professori. “Ho scelto il testo argomentativo sull’illusione del Novecento, non mi piacevano le tracce sull’attualità”, dice Margherita appena uscita dal liceo artistico Passaglia.

“Mi ero preparata sull’analisi del testo e ho scelto Sciascia, non sono contenta delle tracce – ha detto Jenny davanti alla scuola di via Fillungo -. Adesso speriamo nel tema della seconda prova dato che abbiamo tre giorni per sviluppare un progetto”. C’è anche chi la pensa diversamente, come Pietro e Federico del liceo Passaglia che hanno reputato le tracce interessanti al di là delle aspettative. “Sono contento che non siano stati affrontati i temi sulla globalizzazione – dice Andrea sugli scalini dell’istituto d’arte -. Ho scelto il tema B2 che faceva riferimento a un fatto storico. In genereale le tracce erano più interessanti delle prove di simulazione”. Dello stesso pensiero è anche Giulia, che nonostante si aspettasse Ungaretti, ha scelto la traccia sulle istruzioni per l’uso del futuro. “I testi argomentativi erano tutti fattibili – ha detto l’alunna del Passaglia di piazza Napoleone -, più semplici rispetto alla simulazione. Adesso dobbiamo prepararci al progetto pittorico/pastico”. Di parere contrario è invece Isabella, che ha scelto il tema B2 perché non era soddisfatta degli altri. “Non abbiamo finito il programma scolastico e quindi non siamo arrivati a studiare Ungaretti”, ha detto la studentessa del Passaglia. Stesso problema anche per alcune alunne del liceo Classico, che si sono trovate a studiare il Novecento negli ultimi giorni. Per la seconda prova gli studenti del liceo dovranno tradurre dal latino e commentare una versione dal greco. “Una formula che dovrebbe aiutarci – hanno detto Benedetta e Lavinia anche se non troppo ottimiste -. Quello che ci spaventa è l’orale. Non sappiamo ancora come sarà fatto né se la relazione sull’alternanza scuola/lavoro sarà presentata in sede di esame. La terza prova, e le relative simulazioni avrebbero forse aiutato a studiare in maniera costante durante l’anno”. Tra chi si dice contento per le due tracce sulla mafia e chi invece ritiene che i temi scelti per l’esame di maturità rischino di scadere sempre nel banale, Samuele, Manuel e Gianmaria escono soddisfatti dalla prima prova, ognuno con una preferenza diversa. “La prova di domani non valorizza chi è bravo nella traduzione – dice Samuele all’uscita del liceo Classico confrontandosi con gli altri di parere contrario – e non avere la tesina all’orale è un ulteriore svantaggio”. Malcontento generale tra i ragazzi del liceo musicale, non soddisfatti delle tracce e sorpresi dalle proposte. “Meglio i temi delle simulazioni – dicono Leila e Andrea all’uscita del liceo -. Ci aspettavamo tracce sull’ambiente e sugli anniversari invece abbiamo dovuto scegliere in base alle conoscenze personali”. Alle 15 tutti i ragazzi sono usciti, la prima prova è finita. La notte prima degli esami? Passata tra pianti, amici, fame, gioia e disperazione. 

Jessica Quilici

Le foto di Paolo Pinori

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