Lucchese in serie D, Russo presidente foto

La Lucchese al via con gli allenamenti la prossima settimana. Prosegue a tappe forzate la vita della nuova società che affronterà la serie D e che oggi (30 luglio) si è presentata allo stadio. Bruno Russo, ex bandiera rossonera, sarà il presidente, Santoro il direttore generale e Daniele Deoma il direttore sportivo. Nello staff tecnico anche altre vecchie glorie del calcio in rossonero come Toni Carruezzo, Gabriele Baraldi e Giuseppe Di Masi. Domani sarà il giorno della presentazione dello staff. Santoro ha parlato anche dell’altra cordata, quella guidata da Mariani: “Nessuna preclusione – ha detto – purché non ci siano cambiamenti nella dirigenza e nello staff tecnico”.

Un’operazione nostalgia in piena regola con l’obiettivo di ricreare quel clima familiare e di attaccamento alla maglia che a Lucca manca da quasi vent’anni. È questo lo spirito, ribadito più volte durante la conferenza stampa, che ha spinto il gruppo capitanato da Santoro a lanciarsi in questa impresa. Nessun secondo fine, solo la volontà di riportare la Lucchese dove merita. “Sono a Lucca da tanti anni ma oggi è la prima volta che sono veramente emozionato – esordisce il neo direttore generale Mario Santoro – Fu Aldo Grassi, a cui sono molto legato, a portarmi a Lucca. L’ho sentito ieri e sicuramente verrà a trovarci. Sono qui da quella famosa partita con la Triestina, per cui le gestioni venute dopo le ho viste tutte e posso dire che tutte sono accomunate da un minimo comune denominatore: a tutte mancava quello spirito familiare che si respirava all’epoca di Grassi. Si era creata un’unità di intenti fondata sui colori rossoneri, tutti ci davamo una mano per il bene della società. Questa cosa, negli anni successivi non l’ho più vista. Abbiamo deciso di coinvolgere un gruppo di persone che ha lavorato in quel tipo di Lucchese e un gruppo di aziende sul territorio o che hanno investito qui. Vogliamo ricreare quello spirito di appartenza. Vogliamo tutti il bene della Lucchese, non c’è altro. Non ci sono intrighi o secondi fini, è tutto alla luce del sole”.
Superato lo scoglio dell’iscrizione, ora è tempo di iniziare a lavorare sulla squadra: “Siamo indietro su tutto – dice ancora Santoro – La prossima settimana la squadra inizierà ad allenarsi. Sullo stadio non ci sono grossi interventi da fare, c’è solo da capire come renderlo efficiente. Siamo indietro invece sulle strutture dove far allenare la squadra e il settore giovanile. Su questo avremo un incontro in Comune nei prossimi giorni”.
“Riguardo alle coperture – aggiunge Santoro – ci sono sempre state. Abbiamo già stanziato il budget per i prossimi tre anni. Chiaramente quest’anno abbiamo già dovuto spendere 350mila euro, quindi la disponibilità per questa stagione sarà un po’ ridotta. Questo per forza di cose sarà un anno di transizione. Alla fine conta chi ci mette la faccia e i soldi. Noi la faccia ce la mettiamo e devo ringraziare tutte le aziende che hanno deciso di credere in questo progetto. Devo ringraziare anche il notaio Costantino e il commercialista Mei che hanno aperto i loro studi anche di domenica. Senza di loro oggi non saremmo qui. Quello che vogliamo fare è recuperare lo spirito di vent’anni fa. Qui c’è tutta gente che vive a Lucca e ama Lucca. Sicuramente sbaglieremo ma lo faremo in buona fede. Ognuno di noi darà il massimo nei rispettivi campi”.
Svelati quindi i nomi delle aziende che hanno deciso di sostenere il progetto di Santoro e soci. Si tratta di Cobel, del gruppo della famiglia Marchetti (Toscogas, Bardahl, Mac carburanti), della famiglia Puccetti (Acqua Silva), del gruppo Del Debbio Spa, del gruppo Geonova, di Celfa e Varia Costruzioni.
La parola è poi passata al neo presidente rossonero Bruno Russo, il “Boniperti della Lucchese” com’è stato subito ribattezzato in sala stampa: “Per me parlare della Lucchese è sempre molto emozionante – ha detto l’ex capitano di tante battaglie -. Avrei molto da dire sulle passate gestioni ma non voglio farlo, adesso voglio pensare al futuro. Questo è un progetto della città, di tutte le persone che vogliono bene alla Lucchese. Io avrò un ruolo importante e mi impegnerò affinché Lucca torni ad essere un punto di riferimento. C’è tanto da fare e spero nella collaborazione di tutti. Spero di riuscire a ricreare una società come l’ho vissuta io da calciatore. L’obiettivo principale è che sia una società sana anche se logicamente faremo il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi sportivi che ci siamo prefissati. A fine anno ci siederemo intorno a un tavolo e valuteremo i risultati del nostro lavoro”.
Un ruolo di primo piano nella nascita della nuova Lucchese è stato ricoperto da Alessandro Vichi, operatore del settore petrolifero residente a Ghivizzano con un lungo percorso nel calcio dilettantistico: “Le società devono avere dei numeri sostenibili – ha detto presentandosi -. Mi sono avventurato in questo percorso perché qui c’è gente che ci crede e ci mette la faccia. Faremo di tutto perché la Lucchese torni agli antichi splendori. Devo ringraziare anche il sindaco che si è reso veramente disponibile a tutte le ore ed ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per fa si che potessimo andare a Roma. Purtroppo non credo che il sindaco sia supportato da validi collaboratori”.
A scendere nel concreto degli aspetti più legati al campo è Daniele Deoma che ricoprirà il ruolo di direttore sportivo: “Oggi sono molto emozionato – ha detto l’ex numero 2 rossonero -. Sono arrivato a Lucca vent’anni fa, per cui mi sento lucchese al 100%. Ieri è stato fatto un miracolo: Lucca ha rischiato di rimanere senza calcio e questa è una cosa molto triste. Oggi ripartiamo da zero ma con due punti di forza: la tifoseria, che deve essere sempre rispettata, e il senso di appartenenza: questo gruppo di lavoro è fatto di tante persone che vogliono il bene della Lucchese. Serve la collaborazione di tutti perché dobbiamo lanciare un segnale forte: Lucca deve tornare ad essere una società invidiata da tutta Italia. Domani (31 luglio) presenteremo lo staff tecnico: l’allenatore sarà Francesco Monaco, il suo vice sarà Eupremio Carruezzo, Gabriele Baraldi sarà collaboratore tecnico e Giuseppe Di Masi preparatore dei portieri. Il preparatore atletico sarà il professor Riccardo Guidi mentre il massaggiatore sarà Alvaro Vannucchi. A guidare lo staff medico sarà invece il dottor Adolfo Tambellini”.
Per quanto riguarda il settore giovanile, sicuramente ci saranno gli juniores nazionali ma l’obiettivo della nuova società sarebbe quello di allestire almeno tre formazioni. Tutto dipenderà dalle strutture: qualora l’Acquedotto non dovessere essere utilizzabile l’alternativa sarebbe l’impianto di Saltocchio.
Un’ultima battuta è stata riservata all’offerta dell’imprenditore Romano Mariani che ha proposto di rilevare la Lucchese una volta iscritta alla D: “Se fosse stato davvero interessato avrebbe potuto contattarci prima e non lunedì mattina, quando era fisicamente impossibile incontrarci – ha detto Santoro -. Noi non chiudiamo la porta a nessuno che abbia voglia di dare una mano. Se farà un’offerta la valuteremo ma la condizione è che l’assetto societario e lo staff tecnico rimangano così come sono”.
Intanto il sindaco Alessandro Tambellini ringrazia gli imprenditori che hanno reso possibile l’iscrizione della nuova Lucchese in serie D: “Sono stati mesi faticosi in cui abbiamo visto un simbolo della nostra città e della nostra storia sportiva vacillare e rischiare di scomparire. Ma la Lucchese Libertas 1905 ora può risorgere. La mia gratitudine va a tutti quei privati che hanno creduto nel nuovo progetto e che lo hanno sostenuto con le risorse finanziarie necessarie all’iscrizione al campionato di calcio di serie D”.
“In questi mesi ho speso molto tempo per cercare di dare un futuro alla squadra – dice il sindaco – Non è stato facile, soprattutto mi sono impegnato perché la Lucchese potesse proseguire la sua avventura con il contributo di imprenditori che avessero un progetto sportivo chiaro e di lungo termine, valorizzando le risorse giovanili e i princìpi più autentici dello sport. In bocca al lupo alla nuova Lucchese, ben sapendo che siamo solo all’inizio e c’è ancora bisogno dell’impegno di tutti per perseguire obiettivi ambiziosi. Il Comune farà come sempre la sua parte”.

 

 

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