Fagni (Lega): “Ritirata anche variante Beniceltex, amministrazione incapace”

Altopascio, ritirata dall’amministrazione anche la variante Beniceltex. A renderlo noto è Francesco Fagni, capogruppo della Lega in Comune.
“La notizia sarebbe comica se non assumesse, per la grande azienda altopascese, i contorni drammatici – dice Fagni –  Il comune di Altopascio ritira (dopo quella famosa del Turchetto) anche la variante Beniceltex. Dopo il consiglio comunale di gennaio, saltato perchè la maggioranza non ebbe i numeri per approvare la variante in oggetto la D’Ambrosio tuonò, riferendosi a noi: “La variante Celtex l’approveremo. Fatevene una ragione”, facendoci passare per quelli “cattivi” e provando a far credere ai cittadini che noi fossimo contro l’azienda e le aziende in generale”.

“Bene, basterà riascoltare gli audio dei consigli comunali (che sono online… se non li toglieranno) – dice ancora Fagni – per sentire come da due anni a questa parte denunciavo il fatto che questa maggioranza stava facendo del male a questa attività; dissi che la stava mettendo in scacco, perchè le stava promettendo cose che non poteva mantenere, in quanto assolutamente non rispettose di leggi e regolamenti. Fui come al solito deriso da sindaco e vicesindaco. Sono passati appunto due anni da quando è cominciato l’iter di questa operazione e quindi da quando denunciammo le criticità che oggi d’improvviso hanno portato al ritiro della variante stessa. Due anni durante i quali Beniceltex ha speso tempo e denaro dietro a questa banda di venditori di fumo che stà distruggendo il nostro Comune. Ora hanno dovuto darci ragione per l’ennesima volta… e lo hanno fatto ad agosto, sperando che la cosa potesse passare in sordina e che tutto potesse finire con una pacca sulle spalle, ma purtroppo per l’azienda non sarà così” .
“Questa amministrazione di arroganti e incapaci – conclude Fagni – ci ha propinato tre anni di bugie (molti di più se consideriamo la campagna elettorale e gli anni in cui ha fatto della fandonia il più grande suo strumento di opposizione…), tre anni che stanno accompagnando Altopascio ad un inesorabile declino, con una Carola D’Ambrosio al comando di una nave alla deriva, senza mèta e ormai senza più marinai disposti ad avallare le sue scelte scellerate”.

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